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Pioli prepara il turnover, ma il Milan può solo vincere con la Cremonese

Stefano Pioli Milan
Stefano Pioli - Foto LiveMedia/Tiziano Ballabio

E’ vero, la partita più importante arriverà nel weekend ed è lo spareggio con la Lazio, ma non avrà alcun significato per il Milan se prima non si prenderanno tre punti, tutt’altro che facili, contro la Cremonese nell’infrasettimanale. La squadra di Ballardini è in salute, a livello psicologico sa di non avere più nulla da perdere e per questo non andrà al Meazza solo per fare bella figura, ma memore di come – era ancora la gestione Alvini – fu in grado di fermare i rossoneri all’andata allo Zini. Una ferita quei due punti persi in modo molto deludente dal Diavolo, era anche quello un infrasettimanale e si fece del turnover.

Possibile, se non certo, che Pioli deciderà di fare dei cambi anche stavolta, non sottovalutando i grigiorossi ma conscio del fatto che si è giocato tanto e a ritmi serrati, e che serve una squadra fresca anche per l’altro tavolo, quello della Champions. C’è quella da giocare, c’è quella da conquistare, e finisse oggi il campionato i rossoneri sarebbero fuori per la classifica avulsa, visto che il quarto posto è al momento un’affare a tre con Inter (davanti) e Roma (dietro) tutte a 57. Il maxi-gruppo che si gioca il quarto posto ha impegni europei ed è per questo che bisognerà essere più costanti e decisi dei competitor: saper giocare su due fronti senza perdere punti e brillantezza, questo è il saldo si qualità che Pioli chiede ai suoi, indipendentemente da chi va in campo. E’ chiaro, d’altro canto, che per gli ospiti si tratti dell’ultima spiaggia: -7 dalla salvezza in sei partite, non è impossibile colmare la distanza ma bisogna vincere fin da subito, abbandonando un’impostazione di gioco difensiva per aggredire fin da subito. Ma se il Milan avrà la testa giusta, quella con cui ha vinto lo scudetto l’anno scorso, sarà durissima.

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