Serie A

Infortunio Neymar, la Fifa deve risarcire l’Al Hilal: cosa prevede il regolamento

Neymar
Neymar Jr, Brasile - Foto LiveMedia/Sebastian El-saqqa/DPPI

Quasi mille giorni di stop e quasi duecento partite saltate in carriera. I problemi fisici hanno tormentato Neymar e la cifra è destinata ad aumentare a causa dell’ultimo, gravissimo infortunio del fenomeno dell’Al Hilal che nel match del suo Brasile contro l’Uruguay ha subìto la rottura del legamento crociato anteriore e del menisco del ginocchio sinistro. Una tegola per il club saudita che dovrà fare a meno del suo giocatore per un periodo che va dai 9 ai 12 mesi. Un danno non solo sportivo, ma anche economico alla luce del maxi investimento per l’attaccante brasiliano, che a 31 anni è costretto a gestire l’infortunio peggiore della sua carriera. La Fifa però viene in soccorso ai club nei casi di infortuni occorsi in nazionale.

Il FIFA Club Protection Program (CPP) infatti è una polizza assicurativa che copre il rischio infortuni dei giocatori nel calendario delle partite internazionali, Giochi Olimpici inclusi, anche per quel che riguarda gli allenamenti e gli spostamenti. La Fifa quindi è tenuta a risarcire l’Al Hilal per l’infortunio di Neymar. Il programma impone un risarcimento ai club fino a un massimo di 7,5 milioni di dollari per giocatore. Il Regolamento FIFA prevede che l’indennizzo scatti dopo 28 giorni consecutivi di assenza del giocatore comprovata da certificato medico. L’importo annuo è calcolato con un compenso giornaliero fino a 20,5mila euro (1/365) (calcolato tenendo conto dell’ingaggio del giocatore), erogabile per un periodo massimo di 365 giorni. Di conseguenza, qualora avanzi la richiesta di risarcimento, l’Al Hilal potrà incassare al massimo 7.5 milioni di dollari. Briciole rispetto all’investimento.

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