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Incubo Sassuolo al Meazza per un Milan che può solo vincere: Pioli e Dionisi si giocano la panchina

Stefano Pioli Milan
Stefano Pioli - Foto LiveMedia/Fabrizio Carabelli

Il Sassuolo, in generale, rievoca ricordi agrodolci al Milan, su tutti l’ultimo scudetto conquistato a Reggio Emilia, ma i neroverdi al Meazza sono diventati un vero e proprio incubo per i rossoneri nella gestione Pioli (ora davvero a rischio in caso di risultato negativo), con tre sconfitte consecutive negli scontri più recenti, così come tre sono i ko negli ultimi cinque precedenti in assoluto. Insomma, per una squadra in crisi – già, nonostante un terzo posto che comunque può starci, ma con le altre che spingono da dietro – c’è poco da stare allegri e bisogna correre e pure veloci, invertendo la tendenza contro gli emiliani (emblematico il 2-5 dello scorso anno, certificò l’inizio della fine per gli allora campioni d’Italia) prendendo tre punti e rilanciandosi dopo i recenti scivoloni in trasferta, visto che in casa da qualche settimana le cose vanno meglio. I rossoneri cercano tra l’altro il decimo clean sheet interno nell’anno solare 2023 in cui invece tra tutte le competizioni Maignan o chi per lui ha incassato 64 gol, dato peggiore dal 1930. E con dieci vittorie nelle prime diciassette, è il dato più basso nella gestione Pioli (dall’inizio della stagione): ne erano arrivate più di undici nelle prime diciotto degli ultimi tre anni per il Milan, ma intanto il mattoncino va messo e si cerca da Leao e soprattutto da Giroud, che contro questa rivale ha il miglior rapporto tra partecipazioni al gol e minuti giocati il guizzo che a Salerno è venuto meno.

Va detto però che i neroverdi sono in crisi nera e a questo punto anche Dionisi rischia. L’ambiente Sassuolo è sempre molto sereno e alla fine anche lo scorso anno erano 16 i punti rimediati nelle prime 17, ma quest’anno sembra essersi rotto qualcosa e l’incubo retrocessione non è una cosa poi così remota. Specie se si mantengono questi dati horror in difesa:  71 gol subiti nel 2023, almeno due gol subiti in ognuna delle ultime sette e solo il Catanzaro era arrivata a otto, retrocedendo a fine anno. Insomma, anche per l’isola felice è arrivato il momento di rimboccarsi le maniche e di provare a battere la terza big storica su tre in questo girone di andata dopo Juventus e Inter in tre giorni, ultime due vittorie in ordine di tempo (e sono già passati più di tre mesi).

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