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Il Milan all’andata era in testa al campionato: ora il Genoa è l’isola felice, Pioli cerca tre punti per l’Arabia

Stefano Pioli
Stefano Pioli, Milan - Foto Jonathan Moscrop Sportimage/IPA

Era ottobre, il Milan era in testa al campionato e Pioli era on fire. Sono passati appena pochi mesi, sembra una vita fa, perché nel frattempo la stagione dei rossoneri ha acquisito i contorni della mediocrità, con un secondo posto ma a distanza siderale dall’Inter, che ha persino vinto lo scudetto proprio nel derby (l’ennesimo perso in questi ultimi due anni), l’eliminazione dalla Coppa Italia, dalla Champions League e per ultima dall’Europa League. Quattro partite e poi il tecnico dello scudetto del 2022 lascerà su diktat della piazza e questa volta con la dirigenza che si trova in pieno accordo: non è chiaro chi lo sostituirà, ogni giorno c’è un nome forte che puntualmente non supera la notte.

Prima, però, c’è un ultimo obiettivo da raggiungere, anzi, due in uno. C’è da blindare il secondo posto, che è comunque meglio del terzo o del quarto, contestualmente arriverà il pass per la Supercoppa Italiana in Arabia Saudita. Serve una vittoria, appena tre punti in quattro partite, e farli contro il Genoa sarebbe necessario, visto che la squadra rossonera non vince da ben cinque partite in tutte le competizioni, e soltanto una volta con Pioli in panchina ha fatto peggio. Non solo: il Milan ha perso le ultime due partite casalinghe e non arriva a tre da dieci anni, c’era Seedorf alla guida del Diavolo.

Il Grifone non ha più obiettivi, ma è in fiducia, è la miglior neopromossa dei top-5 campionati, è una vera e propria isola felice. La prima stagione di Gilardino in Serie A è andata oltre le più rosee aspettative e la proprietà ha subito blindato il suo tecnico: l’allenatore del Milan viene mandato via, quello del Genoa rimane eccome. All’ottava giornata era tutto capovolto: il Milan in testa alla classifica, con quella vittoria in una partita surreale, col gol di probabile braccio di Pulisic, Maignan che viene espulso, Giroud in porta. Un successo del gruppo, di chi vinceva anche per inerzia, adesso è cambiata ogni cosa e i rossoneri sono in crisi, l’ambiente è sconquassato e chi se la passa bene è la formazione rossoblù, che solo una volta ha perso per almeno cinque volte di fila contro il Milan in A. Vorrà dunque evitarlo, altro che testa in vacanza: se non segnerà, tra l’altro, sarebbe eguagliata la più lunga striscia di partite senza reti contro i rossoneri, pari a quattro di fila. Un Genoa che, però, sembra essere formato trasferta: ha perso solo una delle ultime nove lontano da Marassi, con tre vittorie e cinque pareggi, ma l’unico ko esterno è arrivato proprio a San Siro, contro l’Inter.

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