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Disastro Roma: solito nervosismo di Mourinho, fuori dalla zona Champions. Festa Cremonese dopo 27 anni

Jose Mourinho
Jose Mourinho, Roma - Foto LiveMedia/Massimiliano Carnabuci

Psicodramma Roma a Cremona, dopo la bella serata contro il Salisburgo. Una squadra che non riesce proprio a trovare la continuità definitiva, che non si libera mai da quella coltre di nervosismo e instabilità che è causata proprio dal grande condottiero Mourinho. Prendere o lasciare, è lo Special One, ma quello dello Zini non è certo il primo passo falso di quest’anno e mezzo. E’ uno dei più pesanti, perché vengono persi tre punti per strada contro l’unica squadra a non aver mai vinto in campionato fin qui, ma evidentemente molto, molto indigesta ai giallorossi, se è vero che anche in Coppa Italia avevano prevalso i grigiorossi di Ballardini, uno che sa cosa vuol dire battere la Roma e lo ha imparato sulla panchina della Lazio.

Bruttissima serata nell’ultimo di febbraio per i giallorossi, che devono fare mea culpa perché l’approccio era stato positivo e focalizzato. Poi, il gran gol di Tsadjout e la qualità del gioco era divenuta sempre più bassa, con Dybala assente ingiustificato, la solita timidezza di Pellegrini e Belotti che non è Abraham. E dire che nel secondo tempo, nonostante una diffusa sterilità, era arrivato il pareggio di Spinazzola che contro l’ultima in classifica avrebbe potuto (e avrebbe dovuto) fungere da svolta per vincerla nel finale. Così non è, perché Rui Patricio stende Okereke e Ciofani fa felice una piazza che ha aspettato ventiquattro giornate per vincere la prima e ventisette anni meno un mese per tornare al successo in Serie A.

E poi, c’è la vicenda Mourinho: espulso al 47′ per via di un duro scontro faccia a faccia col quarto uomo Serra, minacciato di querela nel post partita dal portoghese. Che perde le staffe, non è la prima volta, e salterà la prossima partita contro la Juventus, un’altra sfida decisiva in una stagione ancora forse indecifrabile. A fine anno si tireranno le somme. L’altra faccia della medaglia è il serafico Ballardini, che vince e prova a riaprire un discorso salvezza che pare ancora impossibile. Ma lui sa come si fa, e sì, a fine anno anche in questo caso si tireranno le somme, ma bisognerà iniziare a correre una volta sbloccati.

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