
Scandalo arbitrale
E’ uno di quegli episodi che fa male al calcio e allo sport in generale. Uno scandalo, un caso che riguarda direttamente un arbitro.
Le accuse sono pesanti e sono di quelle che fanno aprire una indagine ufficiale. Dopo la sospensione per l’arbitro, in via cautelativa, come una mannaia, come un fulmine a ciel sereno, vista la tempestività della decisione, arriva la decisione definitiva.
Il licenziamento dell’arbitro a seguito delle indagini realizzate. Una notizia davvero pesante, una di quelle di cui si scriverebbe speriamo che l’arbitro riesca a chiarire ed a risolvere la sua posizione, c’è poco da chiarire, però. La decisione è presa.
Scandalo arbitrale la decisione drastica dopo l’ìidagine
Quello che sembrava un episodio dimenticato, relegato ai margini di un campionato già pieno di tensioni, torna ora prepotentemente al centro della scena. E lo fa con una forza mediatica devastante, che rimette sotto i riflettori non solo un uomo, ma l’intero sistema arbitrale inglese. La Premier League, che da sempre si presenta al mondo come modello di trasparenza e professionalità, è finita ancora una volta in imbarazzo. Stavolta, però, non si parla di VAR o rigori dubbi. Qui si va oltre. Decisamente oltre.
Tutto nasce da un video, ormai diventato virale, che ha svelato quello che non sarebbe mai dovuto uscire da una chiacchierata privata. Una conversazione registrata in cui David Coote, ex arbitro della massima serie inglese, si lascia andare a commenti pesantissimi nei confronti di Jürgen Klopp. L’ex tecnico del Liverpool viene definito, testualmente, una “fighetta tedesca”. Una frase che, già al primo ascolto, ha fatto saltare sulla sedia migliaia di tifosi e addetti ai lavori. E che ora ha avuto conseguenze ufficiali.

Infatti, la Football Association ha deciso di intervenire, accusando formalmente Coote per le sue parole, ritenute “improprie e offensive”, in violazione della regola E3.1 del codice disciplinare. Non è solo una formalità. È un atto che potrebbe segnare uno spartiacque nel rapporto tra la classe arbitrale e il resto del sistema calcio inglese. Perché se chi dovrebbe garantire imparzialità e autorevolezza si lascia andare a simili commenti, tutto il meccanismo perde credibilità.
Senza ombra di dubbio, questa vicenda ha avuto un peso decisivo sulla carriera di Coote. Il video era emerso lo scorso novembre e aveva già portato alla sua sospensione immediata. Poche settimane dopo era arrivato anche il licenziamento. Ma fino ad oggi non c’era stata alcuna presa di posizione pubblica da parte della FA. Ora, con questa accusa formale, il caso rientra ufficialmente nei procedimenti disciplinari e rischia di non chiudersi a breve.
La cosa che fa più rumore, però, è l’eco delle parole di Coote. In un ambiente dove il controllo delle dichiarazioni è diventato quasi ossessivo, dove ogni allenatore viene sanzionato per una virgola fuori posto, sentire un arbitro usare quel tipo di linguaggio in modo sprezzante cambia le prospettive. E mina la fiducia nei confronti di un’istituzione che dovrebbe essere al di sopra delle parti.
È chiaro che la FA voglia dare un segnale forte. Anche perché Klopp, al di là del suo personaggio divisivo, resta uno dei tecnici più rispettati al mondo. E nessun ruolo, nemmeno quello arbitrale, può permettersi di scendere così in basso nel giudizio personale. Il mondo del calcio guarda ora con attenzione a come evolverà questa vicenda. Perché di errori in campo se ne vedono ogni settimana, ma questo, fuori dal campo, pesa molto di più.