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Tennis

Masters 1000 Toronto, Cobolli ci prova ma non basta: Shelton ai quarti dopo oltre due ore di match

Ben Shelton
Mar 10, 2025; Indian Wells, CA, USA; Ben Shelton (USA) celebrates as he defeated (not pictured) in his third round of the BNP Paribas Open at the Indian Well Tennis Garden. Mandatory Credit: Jayne Kamin-Oncea-Imagn Images/Sipa USA

Dopo un match lungo, faticoso ed emozionante, è Ben Shelton ad avanzare ai quarti del Masters 1000 di Toronto, superando in 3 set Cobolli.

Niente da fare Flavio Cobolli al Masters 1000 di Toronto. Il tennista romano lotta ad armi pari contro il n°7 del ranking mondiale ATP, e cede solo dopo oltre due ore e mezza di match e servendo anche per il match. Poi un leggero crollo fino al tiebreak finale, dove a esultare è l’americano.

Cobolli esce a testa alta dal torneo canadese, mentre Ben Shelton prosegue nella contesa e affronterà Alex De Minaur ai quarti di finale.

Cobolli-Shelton, battaglia da oltre due ore e mezza e tensione finale

A partire forte è Ben Shelton. Sul suo cemento, superficie dove dà il meglio di sè, il secondo miglior tennista americano al mondo (dietro Taylor Fritz, n°4 del ranking) supera per 6-4 l’italiano, che sembra soffrire molto il gioco dell’avversario.

Flavio Cobolli

Tennis ABN AMRO OPEN, ATP 500, Flavio Cobolli (ITA), Rotterdam, 3 Febbraio, 2025. Foto Felice Calabro’

La reazione arriva nel secondo set, con lo stesso punteggio, ma stavolta a favore dell’azzurro, che sorprende il n°7 del ranking e ‘forza’ così il terzo set. La ‘battaglia’ del set decisivo è senza esclusione di colpi, ma a prevalere sembra il n°17 del ranking, che va a servire per il match sul punteggio di 5-4.

Qualcosa non va per il verso giusto però, con Cobolli che cala sul più bello e Shelton che invece sbaglia pochissimo. Il risultato è il 5-5, che porterà poi il tie-break. Alla fine, a trionfare è l’americano per 6-4, 4-6, 7-6, vincendo il tie-break con un netto 7-1. Nel finale anche una piccola tensione tra i due nel momento della stretta di mano, finita poi poco dopo al momento del saluto al giudice di sedia.

Per l’italiano resta la gioia di aver fatto una grande partita, ottenendo più vincenti e meno errori gratuiti dell’avversario. Ma senza vittoria, però, questi numeri sanno anche di beffa.

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