Calcio

Michele Padovano: “Vorrei lavorare nel mondo del calcio, posso aiutare i giovani”

Stadio Olimpico Grande Torino
Stadio Olimpico Grande Torino - Foto LiveMedia/Francesco Scaccianoce

Un incubo lungo 17 anni dal quale è finalmente uscito. E davanti un futuro che spera possa essere ancora legato al calcio. Michele Padovano si racconta a Radio TV Serie A con RDS, partendo dall’assoluzione dall’accusa di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti arrivata il 31 gennaio 2023. “Ci speravo da tantissimi anni, ho provato grande emozione. È stata una liberazione per me e per la mia famiglia: una gioia pazzesca. Non dimentico quello che è successo, 17 anni sono una quantità di tempo interminabile, ci sono stati degli step molto negativi che mi porterò dietro per tutta la vita. Oggi fortunatamente è una storia che io posso raccontare, molte persone non possono farlo perché marciscono in galera da innocenti o, peggio ancora, si ammalano e muoiono“. L’ex attaccante era stato arrestato nel 2006: “Avevo pensato fosse ‘Scherzi a parte’, ero convinto che da un momento all’altro sarebbero saltate fuori le telecamere. E’ stato un percorso duro, senza la mia famiglia non ce l’avrei fatta. Ho mai pensato di farla finita? Mai. Dal primo giorno ho sempre pensato che, anche se ci fosse voluta una vita, avrei dovuto dimostrare che non c’entravo nulla in quella vicenda“.

Fra le persone che gli sono state sempre vicine l’ex compagno di squadra alla Juventus, Gianluca Vialli: “Una persona meravigliosa, non c’è giorno che io non gli dedichi un pensiero. Era una grande persona, con me si è comportato da vero amico“. Padovano poi continua: “Quanto ho perso? Tutto. Non parlerei di numeri perché io il 10 maggio 2006 ero un’altra persona. Avevo proprietà immobiliari, avevo una casa importante, un lavoro che mi permetteva di mantenere la vita che conducevo in maniera serena. Ma oggi posso dire che la vera ricchezza è la mia famiglia. Mi piacerebbe riprendermi quello che mi è stato tolto con tanta ferocia attraverso un lavoro nel mondo del calcio, credo che qualche cosa succederà“. Padovano ha l’attestato da direttore sportivo: “Mi piacerebbe restituire quello che ho ricevuto dal mondo del calcio. Ho fatto una carriera eccezionale, sono convinto che sia attraverso la mia esperienza nel mondo del calcio, sia per la mia vicenda, posso essere d’aiuto a ragazzi giovani. L’importante è che mi arrivi la proposta da parte di un club solido che abbia progetti a lunga scadenza. Vedremo cosa succederà, sul tavolo ci sono un paio di cose che sto valutando“.

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