Coppa Italia

Nervosismo, espulsi e 1-1. Juventus-Inter, pareggio al primo round di Coppa Italia

Rissa Juventus Inter
Rissa Juventus-Inter - Foto LiveMedia/Nderim Kaceli

La scena se l’è presa il finale da far west, che ha oscurato 90′ di buone occasioni e ritmi bassi. Juventus e Inter non vanno oltre l’1-1 nella semifinale di andata di Coppa Italia. La squadra di Simone Inzaghi, dopo le tre sconfitte consecutive in campionato (non accadeva dal 2017), si presentava con l’obiettivo di sfatare due tabù nella Torino bianconera: il primo, la Juve ha sempre superato il turno nelle cinque semifinali di Coppa Italia disputate contro l’Inter (nelle stagioni 1937/38, 1982/83, 2003/04, 2015/16 e 2020/21). Il secondo, l’Allianz Stadium è lo stadio in cui Lautaro Martínez ha collezionato più minuti nella sua carriera all’Inter in tutte le competizioni senza mai trovare il gol. Per il primo, tutto è rinviato al 26 aprile. Per quanto riguarda il secondo, invece, l’impianto torinese si conferma stregato per l’attaccante argentino, che lascia la scena in avvio ad un connazionale. La combinazione tra Vlahovic e Di Maria porta il Fideo al tiro, ma Handanovic con la punta delle dita disinnesca in angolo il diagonale del campione del mondo. L’Inter risponde al 32′. Dzeko controlla un pallone in area e scarica per Mkhitaryan, il quale appoggia per Brozovic il cui tiro a botta sicura è potente, ma centrale e Perin in spaccata nega il gol.

Due invece gli episodi da moviola del primo tempo: entrambi per un presunto tocco col braccio di Bremer prima e di Fagioli poi, ma il Var non interviene e fa bene. Nella ripresa il primo squillo è di Mkhitaryan. L’armeno riceve da Dimarco, salta Fagioli e calcia a incrociare con il sinistro senza trovare lo specchio per una questione di centimetri. Quando tutto sembra scivolare verso uno 0-0, la Juventus sblocca il risultato. All’83’ Rabiot crossa al centro dell’area, Bastoni devia sul secondo palo dove il solito Cuadrado timbra nuovamente il cartellino in un derby d’Italia. Anche qui, però, nel momento migliore per i padroni di casa, quando i nerazzurri sembrano ormai rassegnati alla sconfitta, arriva l’episodio che cambia il match e condiziona il ritorno. In pieno recupero Bremer legge male un pallone vagante e devia la sfera col braccio in area. Dagli undici metri va Lukaku che non sbaglia. L’attaccante, ammonito in precedenza e vittima di cori razzisti, viene espulso per un’esultanza considerata dall’arbitro polemica nei confronti dei tifosi di casa. E’ la miccia che accende la rissa, che fa altre ‘vittime’: espulsi anche Handanovic e Cuadrado, ma il giudice sportivo potrebbe fornire altri dettagli su quanto avvenuto nel tunnel. Tutto rinviato a San Siro.

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