Champions League

A Wembley come a Saint-Denis, Real Madrid in finale con la rimonta: Joselu fa il Benzema contro il Bayern Monaco

Esultanza Real Madrid
Esultanza Real Madrid - Foto Isabel Infantes PA Wire/PA Images / IPA

Imprevedibile, ma ferocemente ciclico. Il calcio sa cambiare forma nel giro di pochissimi minuti, ma sembra voler sempre riservare una carezza alla sua prediletta: al Bernabeu il Real Madrid batte il Bayern Monaco 2-1 e si qualifica per la finale di Champions League a Wembley, dove sfiderà il Borussia Dortmund. Decisive due reti nel finale, come nel maggio 2022 quando i gol di Rodrygo (doppietta) nel recupero e il sigillo di Benzema al supplementare regalarono a Carlo Ancelotti il biglietto per l’ultimo atto di Saint-Denis. Stavolta l’eroe del tecnico italiano è Joselu, autore di 16 gol stagionali e della doppietta più pesante dell’anno, dopo l’ingresso in campo all’81’. La presenza numero 140 in Champions League di Manuel Neuer sembrava invece offrire al portierone tedesco l’appuntamento con la storia: diventare il primo a trovare un clean sheet al Bernabeu in una fase ad eliminazione diretta dal 2011. La sua serata parte bene, anzi benissimo, ma finisce nel modo peggiore possibile.

Al 13′ Carvajal imita Kroos e serve un passaggio illuminante per Vinicius, che tenta il diagonale e colpisce il palo alla destra di Neuer, che poi si ripete subito dopo con un riflesso prodigioso sul tap in di Rodrygo. Prendere le misure al Real è impresa ardua per Tuchel, che al 27′ vede complicarsi ulteriormente i piani con l’infortunio di Gnabry, costretto ad uscire e a lasciare il posto ad Alphonso Davies, accostato con insistenza dai giornali proprio ai blancos sul mercato. Il momento è delicato e a scuotere il Bayern è il solito Harry Kane, che al 28′ addomestica un pallone rinviato dalla difesa e sfodera un destro al volo che costringe Lunin agli straordinari. Al 40′ altra chance e ancora una volta un portiere protagonista: Vinicius tenta un tiro cross insidioso, ma Neuer in tuffo allontana la sfera dalla porta. Nella ripresa è sempre il Real la più pericolosa. Vinicius sulla sinistra è immarcabile, il suo cross trova la deviazione a centro area di Rodrygo, ma la palla sfiora solo il palo alla sinistra dell’estremo difensore bavarese. La facilità imbarazzante nel dribbling di Vinicius è però accompagnata da quella che sembra essere una serata di grazia per Neuer, che allo scoccare dell’ora di gioco vola e respinge il tiro secco del fenomeno brasiliano. Un intervento decisivo perché al 68′ il Bayern passa in vantaggio. Kane fa il regista offensivo e sventaglia sulla sinistra per Davies, che entra in area, porta la palla sul destro e lascia partire un tiro imprendibile per Lunin.

Nello spettacolo del Bernabeu c’è spazio anche per un episodio da moviola. Sugli sviluppi di un cross corto battuto da Modric per Valverde, la palla carambola in rete dopo la deviazione di Davies. L’autorete però viene cancellata dal Var, che richiama Marciniak per una spinta di Nacho su Kimmich: fallo e niente 1-1. Il Bayern aggiunge centimetri al 76′, quando Tuchel toglie Sanè per inserire Kim Min-Jae, il peggiore in campo dell’andata. All’88’ però c’è la beffa. Il calcio è mutevole ed è in continuo cambiamento. Ed è Neuer il responsabile della rete dell’1-1: il portiere – imbattibile fino a quel momento – non trattiene un tiro di Vinicius e favorisce il tap in vincente di Joselu. Il Bayern subisce il contraccolpo. E il Bernabeu diventa martellante. L’ambiente ideale per un Real, che si trasforma in un pugile a centro ring che sente odore del ko e spinge alle corde il rivale. E al 91′ arriva il montante che manda al tappeto Tuchel e giocatori: Nacho serve Rudiger, che effettua un cross forte al centro per la deviazione sotto porta di Joselu. Marciniak annulla su indicazione dell’assistente, ma il Var convalida la rete. Il Madrid non perde una partita di Champions League in casa da quando è stato sconfitto 3-2 dal Chelsea nei quarti di finale del 2021/22. Sulla panchina avversaria quel giorno c’era sempre Tuchel, ma non bastò per la qualificazione. Come non è bastata oggi una prova solida al Bayern per espugnare il Bernabeu e assicurarsi il derby tedesco in finale. Per il tecnico dei bavaresi l’avventura a Monaco si chiude con la beffa e lascia il posto alla pianificazione. In casa Real l’obiettivo è la 15esima Champions. Per Ancelotti sarebbe la quinta. Il Dio del calcio tifa Real Madrid ed è di casa a Reggiolo.

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