
Esultanza Frattesi - Foto Fabrizio Carabelli / IPA Sport / IPA
Una partita che entra nella storia. L’Inter batte il Barcellona 4-3 dopo aver sfiorato l’eliminazione nei novanta minuti regolamentari e si qualifica alla finale di Champions League, dove affronterà una tra Arsenal e PSG. La squadra di Simone Inzaghi si regala il primo tempo perfetto. Dopo un errore di Olmo, Dumfries serve a Lautaro la palla del vantaggio nerazzurro al 21′. Al 46′ c’è il raddoppio: Lautaro viene steso in area da Cubarsì, Marciniak fa giocare ma viene richiamato dal Var. L’arbitro al monitor concede il rigore, poi trasformato da Calhanoglu. Nella ripresa però è un altro Barcellona. Al 54′ Martin serve un assist al bacio per il tiro al volo vincente di Garcia. Al 60′ sempre Martin ispira il pareggio di testa di Olmo. L’Inter soffre e subisce il 2-3 all’87’ con Raphinha che sfrutta una respinta di Sommer e trova l’angolino vincente. Sembra finita, ma al 93′ Acerbi da centravanti aggiunto forza i supplementari anticipando Araujo e facendo esplodere San Siro. Ai supplementari è Frattesi a realizzare il gol del 4-3 che spedisce l’Inter all’Allianz Arena di Monaco di Baviera, dove sabato 31 maggio avrà luogo la finalissima. L’Inter ci riproverà dopo aver sfiorato l’impresa contro il Manchester City nel 2023.
INTER
Sommer 9
Ci sono parate che valgono come un gol. Non è retorica, l’intervento disperato su Eric Garcia è lo stesso che Szczesny non era riuscito a fare nel primo tempo su Lautaro. Il difensore blaugrana calcia male, ma la parata è speciale. Come lo è quella sulla conclusione da fermo di Yamal al 76′. Stesso discorso per l’intervento irreale sullo stesso classe 2007 nei supplementari. Una candidatura fortissima al premio di miglior portiere della stagione.
Bisseck 5.5
Qualche sbavatura. La scusante è che i suoi errori nascono dalla volontà di rischiare la giocata in un momento difficile (71′ Darmian 7 Aggiunge un carico di ordine ad un’Inter che stava sbandando. La sostituzione migliore di Inzaghi nel momento più delicato)
Acerbi 9
Commovente. A 37 anni è un muro in difesa e da attaccante aggiunto forza i supplementari nel momento in cui San Siro aveva smesso di crederci. Un messaggio a Spalletti in vista della Norvegia
Bastoni 8
La sintesi della sua partita sta nell’intervento su Yamal al 40′ senza margini di errore: con una scivolata del genere o fai il tackle perfetto o regali un rigore agli avversari. Non sbaglia nulla. Con buona pace di Curbarsì, alla voce ‘difensore moderno’ c’è ancora il volto del centrale nerazzurro
Dumfries 8
L’uomo della semifinale. Doppietta all’andata, doppietta di assist al ritorno. La stanchezza si fa sentire, ma risponde presente con una prestazione magnifica (108′ De Vrij sv)
Barella 6
Luci e ombre. Quando non è pulito tecnicamente, compensa con agonismo e sacrificio. Ha vissuto però serate decisamente migliori
Calhanoglu 5.5
Nel primo tempo non sempre indovina i tempi di pressione e nel secondo regala un pallone sanguinoso che porta al fallo di Mkhitaryan su Yamal all’imbocco dell’area di rigore. La rete su rigore ripara solo in parte una prestazione opaca (79′ Frattesi 8 L’eroe meno atteso. Aggiunge dinamismo e lucidità ad una squadra stanca fisicamente e mentalmente. La rete è bella quanto pesante e può riscrivere il suo futuro che in estate sembrava segnato)
Mkhitaryan 6.5
Primo tempo da incorniciare. Cala nella ripresa e fatica a tenere i ritmi dei colleghi blaugrana (79′ Zielinski 6.5 Lotta e si sacrifica. Interpreta bene i momenti della partita)
Dimarco 7
Limita Yamal e spinge con fiducia e qualità. Sul gol di Eric Garcia è mancata comunicazione nel reparto difensivo, ma nel complesso la sua è una prestazione da top (55′ Carlos Augusto 5 Entra malissimo. Con lui in campo la sua area di competenza diventa territorio di conquista. Impiega tempo per prendere le misure ai rivali)
Thuram 8
Lotta con le ultime energie contro i centrali avversari. La rete di Frattesi è frutto della sua qualità, generosità e intelligenza tattica. Prestazione sontuosa
Lautaro 7.5
Ha stretto i denti, dopo essere stato in dubbio per una settimana. Da capitano e da leader ha indossato i panni del trascinatore, realizzando il gol dell’1-0 e procurandosi il rigore del raddoppio (71′ Taremi 7 Suo l’assist per Frattesi. In una stagione anonima, sfoggia la miglior prestazione nel momento più importante)
BARCELLONA
Szczęsny 6
Non ha colpe sui gol. Reattivo sui lanci lunghi dei nerazzurri: riesce a coprire le enormi praterie lasciate dalla difesa blaugrana. Nel secondo tempo supplementare chiude su Frattesi
Eric Garcia 7
Segna il gol della speranza e si divora quello del pareggio. La prestazione è positiva, ma l’errore sotto porta pesa (98′ Fort 4 Sbaglia tutto. Il peggiore in campo)
Cubarsí 5
Poco dopo il super intervento di Bastoni su Yamal, prova a fare lo stesso su Lautaro Martinez: schiaccia il piede dell’argentino e poi prende il pallone. Rigore netto. Concede troppo spazio a Frattesi in occasione del 4-3. Male, malissimo (106′ Gavi sv)
Iñigo Martínez 6.5
Nel primo tempo permette ai blaugrana di non affondare. Dopo il 2-0, ha uno screzio con Acerbi che attiva anche il Var. Un caso che potrebbe non finire qui? (76′ Araujo 5 Beffato da Acerbi)
Gerard Martin 6.5
Serve due assist e sono due assist non banali. Sul gol di Acerbi però pecca di ingenuità
De Jong 5.5
La manovra del Barcellona è una cosa sacra. L’olandese nel primo tempo mette ordine, ma rischia poco. E soprattutto vince pochi duelli e non è reattivo nelle transizioni. Nella ripresa cresce come il resto dei compagni, anche in termini di cattiveria agonistica, ma ripiomba nell’anonimato nel supplementare
Pedri 7
Prestazione da veterano. Nel secondo tempo domina da solo contro il centrocampo interista, ma nei supplementari avverte la stanchezza (106′ Pau Victor sv)
Yamal 7
Ha caricato la sfida sui social, forse troppo. Un errore di gioventù che tra dieci anni forse non ripeterà. Il suo talento gli permette di mettere in crisi un paio di volte la difesa nerazzurra, ma Dimarco e Bastoni riescono a contenerlo. Nella ripresa si accende ad intermittenza, ma quando lo fa terrorizza Sommer. Un fenomeno
Dani Olmo 6
La rete interista nasce da un suo errore. Poco dopo ha la palla per farsi perdonare ma la spreca malamente. Nel primo tempo è un lontano parente del giocatore visto ad aprile (due gol nelle ultime tre partite). La rete vale la sufficienza piena (83′ Fermin Lopez 5 Non si accende)
Raphinha 7
Tredicesimo gol stagionale in Champions League. Un lampo, l’ennesimo di una stagione straordinaria. La stanchezza gli toglie lucidità nel finale
Ferran Torres 5
Il meno brillante dell’attacco blaugrana (91′ Lewandowski 4.5 Non è in condizione e si vede. Un fantasma)