Champions League

La remuntada questa volta la cerca il Psg: il Barcellona punta la semifinale prima del Clasico

Luis Enrique
Luis Enrique, Psg - Foto LiveMedia/Eleanor Hoad/DPPI

Evitare l’ennesimo eurofallimento, rendere il finale di stagione inaspettatamente elettrizzante. Questi i principali obiettivi ai quali sono chiamate Psg e Barcellona, che dopo sei giorni si ritrovano di nuovo in campo una contro l’altra, questa volta al Montjuic in terra catalana, con l’obiettivo di centrare la semifinale e continuare a sognare in grande. Un po’ snobbate per diverse ragioni, all’andata ci hanno fatto vedere che possono dire la loro anche al massimo livello, anche se le difese hanno mostrato di non essere imperforabili e tutte e due non hanno fatto della gestione del punteggio l’arma migliore. Alla fine, però, al Parco dei Principi c’è stato il blitz blaugrana targato Raphinha, e quel 2-3 adesso chiama alla remuntada i parigini.

Nulla a che vedere col 6-1 con cui i catalani ribaltarono il 4-0 di sette anni fa, nel frattempo peraltro già vendicato nel 2021 dal Psg, che comunque deve rimontare e mettere una toppa alla brutta prestazione dell’andata. Servirà molto di più per impensierire il Barcellona di Xavi, reduce da sei vittorie di fila e in generale imbattuto da un pezzo, servirà anche un Mbappé nella miglior versione e non quello sbiadito di mercoledì scorso e un Donnarumma versione Euro 2020. Insomma, servirà anche un Luis Enrique meno obnubilato dalla voglia di stupire a tutti i costi, o anche quest’anno la possibilità di alzare al cielo la Champions svanirà anzitempo e si griderà all’ennesimo fallimento parigino.

Più vicini alla semifinale, ma anche alla possibilità di riaprire la Liga: il Barça sogna in grande e non pensa solo alla Champions, ma vuole completare una settimana perfetta prima estromettendo il Psg, poi nel Clasico di domenica battendo il Real Madrid e accorciando a -5 in classifica nella Liga. Xavi ci crede, due mesi e mezzo fa era tutto finito e il suo addio a fine stagione è stato ufficializzato e letto come alternativa a un immediato esonero, poi è cambiato tutto e questa squadra è tornata parente di quella dello scorso anno. Non abbastanza per essere messa al livello delle quattro big che compongono l’altro lato del tabellone, ma in sordina può scalare presto le gerarchie. A patto però di evitare la remuntada, un termine così caro al popolo blaugrana, che questa volta è però chiamato a gestire.

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