Champions League

Inter-Real Sociedad, Inzaghi: “Importante arrivare primi. Turnover? No, solo qualche cambiamento”

Simone Inzaghi Inter
Simone Inzaghi - Foto LiveMedia/Fabrizio Carabelli

Simone Inzaghi, tecnico dell’Inter, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match della fase a gironi di Champions League 2023/2024 contro la Real Sociedad: “Sarà una partita molto difficile contro un avversario di qualità che in questi anni ha dimostrato come cambi poco giocare in casa o in trasferta. Affrontiamo una squadra di assoluto valore e ci vorrà un’Inter importante per fare risultato. Il nostro percorso sarà lungo e pieno di insidie. Fa piacere che questi quattro mesi si siano fatti nel migliore dei modi, ma il calcio va velocemente e domani è già un test impegnativo. La squadra sa cosa rappresenta arrivare primi. Il primo posto darebbe grandissima fiducia e prestigio alla nostra società. Sarebbe importantissimo per avere teoricamente un sorteggio più soft, anche se in Champions tutte le partite sono difficili“.

LE PAROLE DI DARMIAN

Incalzato poi sul turnover, Inzaghi ha spiegato: “Qualcosa, come ho sempre fatto, cambierò. Abbiamo giocatori importanti fuori, quindi dovrò fare valutazioni attente. Non parlerei di turnover ma di qualche cambiamento. A Lisbona ce lo siamo potuti permettere perché i ragazzi erano stati bravi a qualificarsi con due giornate d’anticipo“.

Sarà importantissima la fase di possesso ma anche quella di non possesso. Dovremo essere bravi perché è una squadra che gioca, ha grandissima tecnica e ti viene a pressare. E’ da tanti anni con lo stesso allenatore e i principi sono quelli – ha proseguito il tecnico dei nerazzurri – Non dimentichiamo che adesso parliamo di un sorteggio soft perché noi e la Real Sociedad siamo stati bravi nelle prime cinque fasce. L’avversario di domani è stato estratto nella quarta urna. Il sorteggio inizialmente non mi aveva entusiasmato, ma siamo stati bravi a renderlo più leggero di quello che sembrava“.

Inzaghi ha poi parlato dei singoli: “Cuadrado? Lì non ho tantissima scelta, sto valutando. Probabilmente due tra Cuadrado, Bisseck e Darmian partiranno titolari. Juan sta convivendo con un problema fastidioso che non è ancora superato, domani valuterò all’ultimo momento. Un giocatore come Darmian è importantissimo. Matteo è uno di quei classici giocatori che gli allenatori vogliono avere in squadra. Contro l’Udinese ha cominciato da quinto, poi si è spostato dall’altra parte e poi è andato a fare il braccetto. Siamo contenti di averlo a disposizione: è un giocatore di grandissima esperienza che aiuta tantissimi i giovani a capire i principi di gioco“.

Ancora su Calhanoglu: “Io ero diventato allenatore dell’Inter il giorno in cui ci fu quel problema importante di Eriksen. Ho chiamato Marotta e Ausilio la sera stessa e loro mi han detto che avevano già contattato Hakan. Era un’idea comune a tutti quella di portarlo qua. L’abbiamo preso per fare la mezzala, poi con l’infortunio prolungato di Brozovic l’ho provato lì in allenamento, mi ha convinto e la prova del nove sono state le partite. Ha delle caratteristiche da play importante“.

Pavard ha superato il test sabato sera a San Siro e penso che potrà recuperare per la prossima gara. Il gruppo di ragazzi sta bene insieme, poi c’è un allenatore che deve fare delle scelte. Chiaramente chi va in panchina non è contento, ma rispetto queste scelte. Frattesi sta bene. Avevo il dubbio prima dell’Udinese sabato. In questi giorni si è allenato bene, senza nessun problema, e penso che possa giocare dall’inizio – ha aggiunto Inzaghi – Ciclo lungo all’Inter? Quello è l’obiettivo di noi tutti allenatori. Io ho avuto un ciclo lunghissimo alla Lazio e il mio auspicio è quello di restare a lungo qui. Tra il desiderio e l’auspicio ci passa però il campo, dove sappiamo di essere giudicati a ogni partita e ogni step“.

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