Champions League

A San Siro il Newcastle di Tonali e Botman. Pioli cerca la chiave giusta per la svolta del Milan

Stefano Pioli Milan
Stefano Pioli - Foto LiveMedia/Tiziano Ballabio

Poco margine di errore. Con la consapevolezza che la reazione post derby si costruisce nei dettagli. A pochi giorni dal pesantissimo 5-1 subìto contro l’Inter, il Milan sa già di non avere alternative alla vittoria nell’esordio stagionale di Champions League in quel gruppo di ferro che è il girone F. Prima avversaria è il Newcastle, ma verranno anche Borussia Dortmund e Psg. Tradotto: sfruttare il fattore casalingo è vitale, a maggior ragione se, come si pensa, San Siro avrà una voglia incalcolabile di riscatto. Di fronte c’è un’altra big ferita.

La squadra di Eddie Howe ritrova la Champions League 20 anni dopo l’ultima volta, ma viene da tre sconfitte in cinque partite. Tante, troppe. Ma l’Europa spesso azzera lo stato di forma e a quel punto contano le individualità. Che al Newcastle non mancano. Due nomi spiccano. Naturalmente, Sandro Tonali al ritorno a San Siro dopo il forfait di Italia-Ucraina. Ma anche Sven Botman, tanto vicino ai rossoneri la scorsa estate quando ormai sembrava cosa fatta per il suo trasferimento a Milano. Poi il voltafaccia e la firma col Newcastle che con il centrale olandese ha trovato solidità. Oggi la difesa sembra essere un punto interrogativo per Pioli. L’espulsione ingenua di Tomori contro la Roma ha complicato il finale dell’Olimpico e la preparazione del derby. Adesso il Milan sa che non può più permettersi errori.

Pioli torna a schierare sulla carta il miglior 11 possibile. Calabria, Thiaw, Tomori, Theo Hernández a protezione di Maignan. Krunic al centro con Loftus-Cheek e Reijnders ai lati. Poi Pulisic, Giroud e Leao. Tomori a parte, nessun cambio, quindi. Anche perché la panchina è competitiva, ma non ancora pronta come quella dell’Inter e al derby si è visto. Di fronte un Newcastle che non può contare su Willock e Joelinton, ma che punta sui suoi talenti d’attacco. Almiron agisce a destra, Gordon a sinistra con Isak al centro. A centrocampo ecco Longstaff, Bruno Guimarães e Tonali in un perfetto mix di qualità e muscoli. E poi una difesa di nomi illustri con Trippier, Schär, Botman e Burn.

Il Newcastle nello scorso campionato ha concesso pochi tiri (la terza squadra migliore dopo City e Arsenal), ma quest’anno sembra essere meno solida. E poi c’è il fattore dell’esperienza. Poca nel caso dei Magpies. Nel probabile 11 inglese solo Tonali e Trippier hanno giocato più di 10 presenze nella coppa più ambita. Poi c’è Botman (5 apparizioni col Lille), Guimaraes (4 col Lione), Schar (7 col Basilea) e Isak (uno spezzone col Dortmund). Discorso diverso per il Milan che viene da una semifinale di Champions. Nella miscela tra la qualità ritrovata, l’esperienza acquisita e la reazione sul campo può esserci la prima svolta europea degli uomini di Stefano Pioli.

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