
Dopo il caos scoppiato pochi giorni fa in Serie B, il presidente della Sampdoria esce allo scoperto.
Il termine della stagione regolare di Serie B non è stato dei più tranquilli. Dopo la certezza per Sassuolo e Pisa di approdare al massimo campionato italiano per la prossima annata, a far discutere sono state le retrovie, con Brescia e Sampdoria protagoniste assolute.
Lo scorso 13 maggio i blucerchiati erano stati condannati alla retrocessione diretta in Serie C per la prima volta nella loro storia – insieme a Cosenza e Cittadella. Ma qualche giorno dopo, le carte sono state rimescolate. La ragione? La penalizzazione del Brescia da parte del tribunale federale che sembrerebbe tenere ancora in vita le speranze della squadra di Genova.
Brescia deferito, per la Samp c’è ancora qualche speranza
Nonostante i 43 punti che avevano consentito la salvezza e i festeggiamenti momentanei, il Brescia si è visto trascinato in un vero e proprio caos. Secondo le indagini condotte dalla procura federale, i lombardi non avrebbero pagato regolarmente le imposte sul reddito (IRPEF) e i contributi previdenziali all’INPS per i propri tesserati.

Il club lombardo rischia così 4 punti di penalizzazione, mentre presidente e consigliere delegato, rispettivamente Massimo Cellino ed Edoardo Cellino, sono già stati deferiti. Il prossimo giovedì 29 maggio è fissata l’udienza che potrebbe ribaltare le sorti dei playout di Serie B. Nel frattempo la FIGC sembrerebbe aver deciso di far disputare la gara fra Sampdoria e Salernitana senza aspettare il secondo grado, in caso di condanna per i lombardi.
Le parole di Manfredi, presidente della Sampdoria
In una lunga intervista concessa ai microfoni di Sky Sport, Matteo Manfredi ha voluto parlare del terremoto che in questi giorni ha investito la sua Samp. Il presidente blucerchiato non ha nascosto gli errori di una stagione già compromessa. Anche se le vicende finali che l’hanno investita hanno complicato ancora di più quei giochi per cui è stata necessaria anche una grande autocritica.

Manfredi non ha neppure nascosto la situazione disastrosa in cui il club si èri trovato:
La Sampdoria era ufficialmente un passo dal fallimento. Siamo entrati noi: prima dell’omologa sono stati investiti diversi milioni. Ed è stato fatto prima di trovare un accordo con i creditori, cosa che invece altre cordate non volevano fare perché volevano portare la Sampdoria al fallimento. Noi abbiamo scelto di farlo per salvaguardare in primis i nostri tifosi, che sono il vero patrimonio di questo club. Abbiamo dovuto combattere per più di un anno durante questa stagione sportiva per tagliare tutte le relazioni con il passato: ci siamo ricomprati il marchio che non era più della Sampdoria, abbiamo subìto attacchi anche personali e ho subìto personalmente attacchi legali, dai quali mi sono dovuto difendere. Questo sicuramente non è un alibi, ma una cosa che non rifarò più nel futuro è dovermi trovare a vincere su due campi. Quest’anno dobbiamo concentrarci per portare la Sampdoria a vincere e basta.
“Ho voluto pianificare insieme alla mia squadra di lavoro una strategia seria per il futuro“: l’intenzione, dunque, è già quella di guardare oltre. Pur rimanendo ancora ignoto quale sarà il campionato in cui la Samp giocherà, la possibilità di disputare i playoff resta “una questione di dignità” – secondo il presidente. Anche se non è ancora detta l’ultima parola.