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NBA Playoffs 2024, le prime gare-1 seguono il fattore campo: vincono Cavs, Wolves, Knicks e Nuggets

Nikola Jokic, Denver Nuggets
Nikola Jokic - Marty Jean-Louis/Sipa USA

I due mesi più intriganti dell’anno sono iniziati: hanno preso il via i Playoffs NBA con le prime quattro delle otto sfide di primo turno. Ad aprire le danze sono stati Cleveland Cavaliers e Orlando Magic, con i padroni di casa che hanno mantenuto il fattore campo in questa gara-1 imponendosi 97-83. Una partita che ha ribadito un po’ quanto visto nel corso delle 82 partite di regular season: i Magic provano a giocarsela difendendo forte, ma in attacco hanno dei limiti evidenti. Paolo Banchero ne mette 24 con 7 rimbalzi e 5 assist, ma è anche protagonista di ben 9 turnovers. I Cavs ringraziano un Donovan Mitchell in grande spolvero con i suoi 30 punti, ma soprattutto dominano in area, con Jarrett Allen e Evan Mobley entrambi in doppia doppia: 16+18 il primo, 16+11 il secondo.

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I Minnesota Timberwolves dopo aver sofferto tanto i Phoenix Suns nel corso della RS provano subito a mettere le cose in chiaro e al Target Center di Minneapolis dominano con il punteggio di 120-95. Anthony Edwards decide di prendere in mano la partita nel terzo quarto, realizzando 18 dei suoi 33 punti complessivi. Fondamentale l’apporto dalla panchina del solito Naz Reid (12 punti) e del più sorprendente Nickeil Alexander-Walker, che ne mette 18 con 4/9 dall’arco. Come prevedibile, i Suns, che hanno un Durant da 31 punti ma incappano nella pessima serata al tiro di Devin Booker, soffrono anche la fisicità in area dei Wolves, con Gobert che chiude con 14 punti e 16 rimbalzi, oltre ai 19 punti di Towns con 8/8 dalla lunetta.

I New York Knicks si dimostrano anche in gara-1 una squadra che fa sul serio, pur senza Julius Randle ormai out da mesi e per il resto della stagione. Al Madison Square Garden gara-1 contro i Sixers termina 111-104. Miles McBride è l’eroe del primo tempo, in cui non sembra poter sbagliare dall’arco e chiude con 21 punti in uscita dalla panchina; Josh Hart è il solito tuttofare e mette a referto 22 punti e 13 rimbalzi. Così i Knicks vincono nonostante un Jalen Brunson più impreciso del solito, con un 8/26 al tiro. I Sixers devono fare ancora i conti con un Embiid che ci mette il cuore, ma continua ad essere ben lontano dal 100% a livello fisico. Il centro di Philly fa spaventare tutti, quando alla fine del secondo quarto esce zoppicante dopo l’ennesimo dolore avvertito al ginocchio. Per fortuna riesce a presentarsi in campo per il secondo tempo e gioca il resto del match, chiudendo con 29 punti e 8 rimbalzi, ma ben sotto il 50% dal campo.

Per completare una prima giornata dominata dalle squadre che giocavano in casa, i Denver Nuggets ancora una volta gestiscono a loro piacimento dei Los Angeles Lakers verso il 114-103 finale. La squadra ospite gioca un gran primo tempo, va avanti anche in doppia cifra grazie al duo James-Davis, ma negli ultimi minuti prima dell’intervallo Jokic sale in cattedra e ricucice lo svantaggio fino al -3. E’ solo l’anticamera di una rimonta che si perfezionerà a cavallo tra terzo e quarto periodo. I Nuggets iniziano a far girare la palla tremendamente bene in attacco, mentre quello dei Lakers va poco a poco spegnendosi. Jokic alla fine chiude con 32-12-7, ma al solito è tutto il quintetto titolare dei campioni in carica che va in doppia cifra. Per LA, come già accaduto nelle scorse Western Conference Finals, D’Angelo Russell è un malus, ma anche Reaves è autore di una pessima gara-1.

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