
Formula 1 finale ancora aperto
La Formula 1 si prepara a vivere un finale di stagione incandescente. Per i tifosi, però, un autentico dramma per un pilota che non c’è più.
La stagione di Formula 1 sta arrivando al momento più intenso e decisivo, quel punto in cui ogni curva, ogni pit stop e ogni errore pesano come macigni. Dopo mesi di dominio quasi silenzioso, Oscar Piastri si trova ora in una posizione tanto prestigiosa quanto pericolosa: leader del mondiale, sì, ma con un margine che non è più rassicurante come qualche gara fa.
I numeri parlano chiaro: 22 punti di vantaggio sul compagno di squadra Lando Norris. Un bottino che, a inizio stagione, sarebbe sembrato solido, ma che adesso rischia di evaporare sotto la pressione di un finale di campionato al cardiopalma.
Formula 1: un finale ancora da scivere
Da Singapore in poi, qualcosa sembra essersi incrinato. Piastri non appare più quel pilota imperturbabile, calmo e preciso che aveva stupito tutti nei primi appuntamenti. Il Gran Premio asiatico, con i suoi imprevisti e le sue difficoltà, ha segnato un punto di svolta. Non tanto per i risultati in sé, ma per l’impressione che il giovane australiano abbia iniziato a sentire davvero il peso della competizione. Una sensazione condivisa anche da chi la Formula 1 la conosce da dentro, come l’ex pilota Johnny Herbert, che non ha esitato a lanciare un monito.

– sportface.it)
“Piastri sta mostrando i primi segni di difficoltà,” ha detto Herbert in un’intervista recente. Parole che, senza ombra di dubbio, riflettono quello che molti osservatori hanno notato negli ultimi weekend. Il passo gara non è più quello di qualche mese fa, la gestione della pressione sembra vacillare, e perfino la comunicazione via radio, sempre misurata e controllata, ora lascia intravedere qualche crepa. Certo, nulla di irreparabile, ma il contesto non aiuta. Mancano ancora sei gare, e Norris, dall’altra parte del box, non ha alcuna intenzione di mollare.
Il problema, forse, è che Piastri non è più l’outsider che sorprende tutti, ma il favorito da battere. E questo, in Formula 1, cambia tutto. La freddezza e la lucidità che avevano contraddistinto il suo inizio stagione sembrano lasciare spazio a una tensione nuova, quella che solo la lotta per un titolo mondiale sa generare. La macchina c’è, il talento pure ma quello che sembra non esserci più è il pilota di inizio stagione. Ora serve testa, equilibrio e una tenuta mentale da veterano.
I tifosi, intanto, vivono ogni gara come un’altalena di emozioni. Per molti, l’idea di vedere Piastri crollare proprio sul più bello sarebbe un dramma sportivo, una beffa dopo una stagione che lo aveva incoronato come la grande sorpresa dell’anno. Però la Formula 1, si sa, non perdona distrazioni. E se l’australiano non ritroverà presto la calma di inizio stagione, questo mondiale, che sembrava ormai nelle sue mani, potrebbe improvvisamente sfuggirgli.