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Mondiali marcia a squadre Antalya 2024, l’Italia è d’oro con Fortunato e Trapletti. Arriva il pass per Parigi

Francesco Fortunato
Francesco Fortunato - Foto Colombo/FIDAL

L’Italia sale sul tetto del mondo nella prima edizione della staffetta mista ai Mondiali a squadre di marcia di Antalya che assegnava pass per i Giochi di Parigi. E sul primo gradino del podio ci sale la meno quotata delle due coppie azzurre, quella composta da Francesco Fortunato e Valentina Trapletti, che dopo una prima metà di gara difficile compie un autentico capolavoro nella seconda parte risalendo dall’ottava posizione fino alla vittoria in solitaria. Valentina Trapletti nell’ultima frazione supera una dietro l’altra la Spagna, poi il Brasile penalizzato dopo tre cartellini e infine il Giappone quando mancano meno di due chilometri all’arrivo. Un urlo di gioia e uno storico successo per il duo azzurro.

Obiettivo raggiunto a metà dall’Italia nella staffetta che puntava ad avere due coppie a Parigi. La sfortuna, infatti, ci priva della possibilità di avere ben due squadre in gara alle prossime Olimpiadi. Le maggiori speranze erano in realtà riposte in Antonella Palmisano e Massimo Stano, un tandem di campioni olimpici che si è dovuto però arrendere alla malasorte. Nella prima frazione, dopo soltanto 4 km di gara, Stano è rimasto vittima di una distorsione alla caviglia sinistra che ha pregiudicato la sua gara. Eroico lo sforzo del marciatore pugliese, che ha continuato per altri 8 km, risalendo anche dalla 28esima alla 13esima posizione, prima di dare il cambio a Palmisano. Quest’ultima, con un’azione importante, riporta l’Italia anche vicina alla top-5, ma dopo i suoi 10 km non c’è nessuno a darle il cambio. Stano, infatti, è troppo sofferente e non è in grado di riprendere la gara. L’Italia si presenterà così a Parigi con una sola coppia nella prova che per la prima volta farà parte del calendario Olimpico. Sarà poi lo staff tecnico, a ridosso della gara, a decidere chi saranno i due prescelti.

“È incredibile! – le parole di Trapletti – A volte i sogni diventano realtà, questo è il nostro giorno. Tra una frazione e l’altra, nel periodo di recupero, ho cercato di rilassarmi e poi di muovermi. Nella 20 chilometri di solito si pensa molto, quando si è stanchi, ma oggi il ritmo è stato sempre veloce, non c’era tempo per pensare ed è andata bene”. Soddisfatto, emozionato, forse incredulo, anche Fortunato: “Siamo arrivati qui con l’obiettivo di qualificare la seconda squadra azzurra, però alla fine abbiamo vinto! – commenta il pugliese di Andria allenato a Tivoli (Roma) da Riccardo Pisani – Non so bene come, ma è successo! Siamo riusciti a dare il massimo e Valentina è andata veramente forte… Come potremmo essere più felici? Durante la sosta tra le prime due frazioni, per i primi 20-25 minuti ho fatto riposare la testa e le gambe prima di ripartire con un breve riscaldamento. Ho provato a gestire al meglio entrambe le frazioni e ho pensato la prima come una 20 chilometri, viaggiando a un ritmo che mi avrebbe consentito di andare avanti più a lungo, per poi dare tutto nella seconda ma sempre in controllo. In questo modo credo di aver risparmiato più energie rispetto agli altri”.

GLI ITALIANI QUALIFICATI A PARIGI

Nella 20 km maschile arriva, dietro alla Spagna e al Giappone, un ottimo bronzo di squadra per l’Italia, con ben quattro atleti che firmano il primato personale in Turchia. Ottava posizione per Riccardo Orsoni in 1h20’11”, poi nei 15 arrivano anche Gianluca Picchiottino in 13esima e Michele Antonelli in 15esima piazza. Andrea Agrusti ed Emiliano Brigante, invece, tagliano il traguardo rispettivamente 32° e 33°. Il successo a livello individuale è andato con il tempo di 1h18’949″ allo svedese Perseus Karlstrom, che nei chilometri finali ha staccato Paul McGrath, il quale deve accontentarsi dell’argento davanti al connazionale Diego Garcia Carrera.

La mattinata delle gare senior era iniziata con la 20 km femminile dominata da Kimberly Garcia Leon. La marciatrice due volte oro ai Mondiali di Eugene ha di fatto mantenuto la prima posizione dal primo all’ultimo chilometro della gara. Tutte sue le azioni che hanno man mano rimpicciolito il gruppo di testa. Le due che resistono più a lungo sono la connazionale Inga e la cinese Zhenxia Ma. Quest’ultima si stacca verso il 10° km e sembra destinata alla terza piazza, ma il terzo cartellino rosso per Inga e il conseguente stop della peruviana le permettono di prendersi l’argento davanti alla brasiliana Erica Sena. La gara a squadre, grazie ai piazzamenti delle terze, va alla Cina davanti al Perù e alla Spagna. L’Italia è quarta: la prima delle azzurre è Federica Curiazzi 16esima in 1h32’32”, che è anche il suo record personale. Alexandrina Mihai è 22esima, poi Eleonora Dominici 25esima e Nicole Colombi 28esima. Squalificata Eleonora Anna Giorgi, che stava disputando una buona gara da top-10 ma ancora una volta paga i troppi cartellini.

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