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Sinner-Alcaraz, a Indian Wells il capitolo cinque della rivalità del futuro

Jannik Sinner
Jannik Sinner - Foto Ray Giubilo

Forse a fine carriera i precedenti non saranno 59 come quelli tra Nadal e Djokovic, ma il tempo è comunque dalla parte di Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, che nella semifinale del Masters 1000 di Indian Wells 2023 s’incontreranno per la quinta volta in carriera a livello Atp. L’età complessiva di Djokovic e Nadal al quinto confronto in carriera (Miami 2007) era infatti di 41 anni (20+21), mentre quella di Alcaraz e Sinner sarà di 40 (19+21). Che sia o meno la rivalità del futuro (probabile), in questo momento l’unica cosa che conta è raggiungere la finale nel deserto californiano ed entrambi i giocatori sono pronti a vendere cara la pelle pur di riuscirci.

Si tratta di un match sicuramente non banale che arriva in un momento particolare di quella che è la (breve) rivalità tra i due giovani talenti. Dopo il primo acuto di Alcaraz a Bercy nel 2021, Sinner aveva trionfato sia sull’erba di Wimbledon che sulla terra rossa di Umago. Tornati sul cemento, però, è stato ancora una volta lo spagnolo a prevalere, portando a casa in cinque set un folle quarto di finale a Flushing Meadows con tanto di match point annullato nel quarto. Guardando solamente alle sfide tra i due, si potrebbe dire che il favorito sia Sinner, essendo stato ad un solo punto dal 3-1 e avendo avuto in scacco il suo avversario su tre superfici diverse. Se invece di zoomare si rimpicciolisce l’immagine per avere una panoramica completa della carriera dei due, al contrario, ecco che Alcaraz – seppur di due anni più giovane – è andato finora molto meglio.

Lo spagnolo ha già vinto uno slam, è stato numero uno al mondo ed ha battuto avversari del calibro di Djokovic e Nadal. Sinner invece ha conquistato appena un titolo 500 e non si è mai spinto oltre i quarti di finale in uno slam. Sicuramente il fisico non lo ha aiutato, sia per i tanti infortuni che hanno caratterizzato l’ultima stagione sia perché Sinner non può essere straripante tanto quanto lo spagnolo, che quando è al meglio fa davvero la differenza con la sua esplosività. Tutti questi discorsi però sono relativi se si guarda puramente al presente e ci si focalizza sul 2023, stagione che finora ha sorriso più a Sinner.

L’azzurro ha infatti vinto il titolo a Marsiglia e fatto finale a Rotterdam, perdendo da Medvedev ma battendo nel percorso Tsitsipas, quello stesso giocatore che poche settimane prima aveva dovuto disputare un quinto set divino per evitare la sconfitta e portare a casa il match di ottavi all’Australian Open. Alcaraz ha invece saltato la trasferta australiana per infortunio e, dopo aver sfiorato la doppietta sudamericana Buenos Aires-Rio de Janeiro solo perché un infortunio l’ha limitato in finale contro Norrie (costringendolo anche al forfait ad Acapulco), è tornato a dare spettacolo a Indian Wells.

Nonostante Sinner sia sesto nella Race, mentre Alcaraz ottavo, a partire favorito sarà lo spagnolo. Come mai? Il percorso che l’ha portato in semifinale a Indian Wells. Lo spagnolo ha triturato tutti gli avversari incontrati sulla sua strada, esprimendosi ad alti livello e apparendo a tratti ingiocabile. Set vinti: 7 (8, senza il ritiro di Draper). Set persi: 0. Qualcuno potrebbe obiettare che ai turni iniziali non abbia sfidato giocatori di spicco. Fatto sta che al primo vero ostacolo (Felix Auger-Aliassime), ha superato in due set un avversario contro cui aveva perso 3 volte su 3 e a cui non era mai riuscito a strappare il servizio. E Jannik? Anche il suo cammino è stato positivo, ma qualche momento di difficoltà non è mancato. Dopo il successo all’esordio contro Gasquet, ha ottenuto una “ugly win” contro Mannarino per poi regolare Wawrinka in due comodi set. Il successo più prestigioso è arrivato quindi ai quarti di finale, in tre set contro il campione uscente Taylor Fritz in un match caratterizzato dal vento.

Tutto pronto dunque per quest’atteso confronto, che metterà di fronte due giocatori complementari. Da un lato Alcaraz, che picchia duro con il servizio e con il dritto, sa giocare bene a rete ed ha una grande personalità. Dall’altro Sinner, devastante con il rovescio e con la risposta, bravo a leggere lo scambio e dall’atteggiamento meno espansivo. Alcaraz è sicuramente più abituato a certi palcoscenici e proverà subito a partire forte, magari coinvolgendo anche il pubblico. Inoltre, essendo a sole due vittorie dal ritorno al numero uno del mondo, non vorrà certo lasciarsi scappare quest’opportunità. Sinner vuole invece proseguire l’ottimo 2023 che sta vivendo e ovviamente prendersi la rivincita sullo spagnolo dopo New York. Jannik punta inoltre a diventare il primo tennista italiano a raggiungere la finale del torneo maschile a Indian Wells e magari tornare al suo best ranking di numero 9 del mondo.

Ciò su cui non ci sono dubbi è che sarà un match da non perdere e che non solo il pubblico, ma anche gli stessi giocatori, sono entusiasti di giocare. “Non vedo l’ora di giocare contro Jannik! Non importa chi ha vinto, penso che le nostre partite precedenti siano state molto divertenti per i tifosi, e anche per noi!” ha scritto sui social Alcaraz. Un messaggio forte e chiaro in vista di stasera: ammiriamo lo spettacolo che offriranno questi due talenti e soprattutto divertiamoci. E, anche se può suonare cliché, che vinca il migliore.

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