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Sei Nazioni femminile 2024, l’Italia può poco contro la Francia: a Parigi finisce 38-15 per le transalpine

Alyssa D'Inca
Alyssa D'Inca - Foto Michael Baucher/ Panoramic

Secondo ko per l’Italrugby femminile nel terzo turno del Guinness Sei Nazioni 2024. Alle Azzurre, vittoriose nella giornata precedente in trasferta contro l’Irlanda, non riesce l’impresa contro le forti francesi allo Stade Jean Bouin di Parigi. Davanti a più di 13mila spettatori, con un’atmosfera meravigliosa, le padroni di casa dominano nel punteggio e si impongono con lo score di 38-15. La Francia resta a punteggio pieno, ottenendo la terza vittoria dopo quelle contro Irlanda e Scozia, mentre l’Italia resta a quota 5 punti e sabato prossimo si appresta a sfidare in casa la Scozia.

LA PARTITA – Un match in salita sin dalle fasi iniziali per le ragazze di coach Raineri, che subiscono la prima meta dopo appena due minuti per mano di Konde. La reazione è buona, con diverse azioni offensive delle nostre portacolori, le quali però non riescono a concretizzare un paio di buone chances e devono accontentarsi solo di un piazzato messo a segno da Rigoni. E la Francia punisce immediatamente: recupero palla e Deshayes in contrattacco va a segnare il 14-3. Nella parte finale della frazione d’apertura l’Italia resta anche in 10 a causa dell’ammonizion e di Tounesi e la squadra di casa ne approfitta marcando altre due mete con Escudero e Llorens per il 26-3 all’intervallo.

Avvio difficile anche al ritorno in campo dopo la pausa, con Khalfaoui che segna la quinta meta dopo l’ennesima palla recuperata. L’Italia riesce in qualche modo a reagire, si sviluppano 10 minuti di ottima intensità e gestione da parte delle nostre, che con pazienza riescono a trovare un varco nel muro eretto dalla difesa transalpina: è Alyssa D’Inca a trovare la prima meta per le Azzurre. Con la trasformazione di Rigoni il punteggio recita 33-10. La Francia torna a possedere l’ovale e al 62′ con Fall trova la sesta meta, la cui trasformazione non riesce a Queyroi. A 3′ dalla conclusione è ancora D’Inca a firmare una splendida seconda meta: azione solitaria, in velocità, davvero di splendida fattura per il definitivo 38-15.

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