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Sci alpino, Goggia si racconta a ‘7’: “ll pensiero di rifarmi male mi terrorizza. Devo trovare la forza di andare avanti”

Sofia Goggia
Ladies Alpine Ski World Cup in Kronplatz, Italy on January 30, 2024. Ladies Giant Slalom Race, Lara Gut-Behrami (SUI) wins second place ex aequo for Sara Hector (SWE) and Alice Robinson (NZL). Pictured: Sofia Goggia (ITA) Ref: SPL10745262 300124 NON-EXCLUSIVE Picture by: Pierre Teyssot / SplashNews.com Splash News and Pictures USA: 310-525-5808 UK: 020 8126 1009 eamteam@shutterstock.com World Rights,

“Sentivo che non avevo più il piede attaccato. Mi sono messa in ginocchio, ho spostato la gamba sinistra in avanti, ho provato a tirare la destra. Ma niente, mi sono accasciata”. Sofia Goggia, a cui è dedicata la copertina di ‘7’, ripercorre i momenti risalenti al terribile infortunio patito sulla pista di Ponte di Legno durante un allenamento. Un nuovo stop, l’ennesimo: “Avevo trascritto date, luoghi, specialità su un foglio. Dopo ogni discesa segnavo i punti accumulati. Mi ha fatto malissimo tonare dopo l’ospedale, chiudere la porta e fissare quel calendario che non sarà mai più riempito da Garmisch in poi. Non ho ancora avuto la forza di mettere una X su quei rettangoli vuoti. So che devo trovare la forza di staccare quel foglio per andare oltre”, spiega.

“Mi sono già vista rimettere gli sci dopo un intervento. Questo è il settimo. Se riuscirò ad avere un buon recupero della caviglia abbinato a un ottimo lavoro fisico, la cosa importante sarà concentrarsi giorno per giorno per recuperare anche in pista – spiega la bergamasca -. Non sarà semplice. Il pensiero di rifarmi male mi terrorizza. Se voglio tornare a primeggiare, dovrò spingere. E spingere può comportare dei rischi, è qualcosa che devi mettere in conto. Ma non è ora il tempo di pensarci”

Nel corso di una lunga intervista, Goggia tocca diversi temi, dalla maternità (“Non è il momento. Magari un giorno…. Credo che una donna possa sentirsi realizzata anche senza figli”) alla rivale Federica Brignone e la sua ospitata a Sanremo: “Mi è spiaciuto che si sia parlato più del fatto che non mi abbia ricordato che della sua presenza su quel palco come rappresentante dello sci italiano. Non è facile per un atleta riuscire a tenersi una cosa in mente quando hai tempi stretti e l’emozione dell’Ariston. Per me la sua non è stata una mancanza”.

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