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Maratona Milano 2023, Yeman Crippa al debutto: “Voglio scoprire se potrà essere il mio futuro”

Yeman Crippa
Yeman Crippa - Foto LiveMedia/Valerio Origo

Yeman Crippa sarà uno dei protagonisti della Maratona di Milano in programma domenica e molti dei riflettori saranno puntati su di lui. “Voglio assaggiare la maratona, scoprire se potrà essere il mio futuro”, ribadisce il campione europeo dei 10.000, al debutto sui 42,195 chilometri. “In questi dieci giorni in Italia, rientrato dal Kenya, ho iniziato ad avvertire un po’ di tensione, ma quella positiva. Ho cominciato a sentire la gara, ci sono entrato dentro. È qualcosa che mi sta piacendo e non vedo l’ora di mettermi le scarpe e il completino per iniziare la nuova avventura. Sono convinto che si possa fare bene, non ci sono stati intoppi, ho fatto tutti i passi che servivano per arrivare pronto all’esordio e ho terminato un carico di lavoro completo di tutto, dalle variazioni, ai medi, ai lunghi, senza anticipare o posticipare i tempi. Mentalmente mi ha caricato. È la prima esperienza e voglio vivermela al meglio”.

“Il mio fisico ha risposto bene agli allenamenti e non era scontato – racconta il ventiseienne azzurro delle Fiamme Oro alla Fidal – mi sono immerso totalmente nella realtà locale, come fossi un ‘keniano maratoneta’, riposando la domenica e con un massimo di 176 km settimanali e una media di 165-168 km, alternandoli a lavori in pista e in palestra. Ho corso con gente da 2h05′, 2h06′, ci siamo incoraggiati e ci aiutavamo a ‘controllarci’ di testa. Alcuni di loro esordiranno a Parigi nella stessa giornata, due invece saranno con me come pacemaker”. Si tratta di Wisley Kipkemoi che dovrebbe pilotarlo fino al ventottesimo chilometro, e di Laban Kiprop chiamato a scortarlo fino al 35°.

“Non è tutto automatico, non puoi fare i conti prima, le sorprese in maratona sono sempre dietro l’angolo e me l’hanno detto in tanti – osserva Crippa – personalmente quello che mi interessa è arrivare alla fine contento, e poter dire che sarà la mia gara del futuro. Abbiamo ipotizzato un passaggio alla mezza di 1h03’17-1h03’20 con un ritmo da 3’00 al chilometro. O almeno questa è l’idea. Poi ovviamente al trentesimo chilometro comincerò a sentire le risposte che arriveranno dal mio fisico”. 

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