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Il febbraio caldo di Jannik Sinner: tre tornei per conquistare punti e avvicinare la top 10

Jannik Sinner
Jannik Sinner - Foto Ray Giubilo

È un febbraio molto caldo quello che attende Jannik Sinner, determinato a riscattare la delusione dell’Australian Open e a farlo sul campo. Saranno quattro i tornei che giocherà in altrettante settimane l’azzurro nella speranza di conquistare punti e tentare di risalire la china. Dopo un ottimo 2021 in cui aveva partecipato alle Atp Finals, seppur indirettamente per via dell’infortunio di Berrettini, la scorsa stagione ha rappresentato un passo indietro per Sinner, scivolato fuori dalla Top 10 e mai in grado di spingersi in fondo in uno slam. Il 2022 è stato però anche una tappa cruciale del suo percorso, in virtù della scelta lasciare lo storico coach Riccardo Piatti per affidarsi a Simone Vagnozzi e Darren Cahill.

Ovviamente è presto per dare un giudizio, ma sicuramente la sconfitta di Melbourne contro Tsitsipas, per quanto dolorosa, ha dato buoni segnali. Specialmente se paragonata a quella di dodici mesi prima, in cui Sinner fu travolto in tre set senza mai procurarsi neppure una palla break. Quest’anno invece di palle break ne ha avute ben 26 (pur sfruttandone solo 4) ed è stato bravissimo a recuperare uno svantaggio di due set a zero. Poi, nel complesso ha potuto poco contro uno Tsitsipas davvero centrato, che nel quinto set ha servito in maniera divina, ma sicuramente i progressi ci sono stati e l’impressione è che per un exploit sia solo questione di tempo.

Archiviare una sconfitta del genere non sarà facile, ma è ciò che deve fare Jannik, chiamato a proiettarsi con la testa già ai tornei sul cemento indoor in Europa. L’azzurro scenderà in campo a Montpellier dal 6 al 12 febbraio, poi a Rotterdam dal 13 al 19, quindi a Montpellier dal 20 al 26. In palio un totale di 1000 punti, che gli permetterebbe di fare un gran balzo nel ranking Atp e migliorare la classifica, attualmente di numero 17, anche per avere sorteggi migliori negli slam. D’altronde nelle ultime tre circostanze ha perso tra quarti e ottavi – sempre in cinque set – da futuri vincitori o finalisti come Alcaraz, Djokovic e Tsitsipas. Se la fortuna nel sorteggio non è un qualcosa che si può controllare, diverso è il discorso per la classifica.

Non è un caso, dunque, che Jannik abbia deciso di giocare proprio sul cemento indoor, superficie che si sposa perfettamente con le sue caratteristiche e sulla quale ha già fatto benissimo in passato (vincendo 3 tornei). E se ad Adelaide era sorta l’incognita della tenuta fisica, con il problema all’anca tornato a preoccupare, le risposte da Melbourne sono state ottime anche da questo punto di vista. Condivisibile dunque la scelta di giocare tanto – ovviamente senza stressare troppo il corpo – e dare seguito alla bella trasferta australiana.

Porsi obiettivi a breve termine non ha molto senso visto che i bilanci si fanno a fine stagione. Non è un segreto però che Sinner ambisca al Master di fine anno – e contestualmente alla Top 10 – perciò sarà importante conquistare tanti punti e farlo il prima possibile. Infine, un aspetto da non sottovalutare è il desiderio di vittoria. Sinner non porta a casa un trofeo da oltre sei mesi (Umago nel luglio 2022) e vuole tornare a festeggiare, anche perché vincere aiuta a vincere.

L’obiettivo in quest’intenso mese di febbraio è dunque quello di ottenere punti e vittorie e ritrovare buone sensazioni. Inoltre, Sinner spera di avere quella continuità che gli è mancata lo scorso anno – anche a causa dei numerosi stop, il primo proprio a febbraio per il Covid. Quattro tornei in quattro settimane per rivedere il vero Jannik e per avere informazioni più chiare in merito al prosieguo della stagione. A marzo si volerà infatti negli Stati Uniti per il Sunshine Double e anche lì Sinner vorrà fare bene.

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