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Australian Open 2024, Osaka: “Difficile stare lontano da mia figlia, spero non impari a gattonare prima del mio ritorno”

Naomi Osaka
Naomi Osaka, Miami 2022 - foto Ray Giubilo

In occasione del Media Day alla vigilia dell’Australian Open 2024, Naomi Osaka ha parlato del suo ritorno nel circuito Wta dopo la gravidanza: “Il fatto di tornare qui e avere lo stesso armadietto di prima è una comodità che amo, piccole cose del genere mi rendono felice. Poi, anche allenarmi sulla Rod Laver Arena, guardare il cielo e pensare che sono stata campionessa due volte qui, spero di poterlo fare ancora. Penso che giocare a Brisbane sia stato un ottimo test per me. Onestamente credo che entrambe le mie partite siano state di un livello più alto di quanto indichino le valutazioni, compresa quella contro Pliskova. Credo che la sua classifica attuale conti relativamente, in fondo è sempre un’ex numero 1“.

La giocatrice giapponese ha poi raccontato la lontananza da casa e dalla figlia Shai: “È molto difficile, sta imparando cose mentre sono via. Spero che non impari a gattonare prima del mio ritorno. Sicuramente sono triste, ma sento che è una tristezza egoistica: voglio che sia qui, ma per la sua salute e perché tutto il suo ambiente è casalingo. Non voglio portarla fuori da tutto questo mentre è ancora così piccola. Uso spesso FaceTime con lei“.

Aspettative? È difficile perché penso a tutti i ricordi incredibili che ho avuto. Penso anche a chi sono per tornare al secondo torneo e aspettarmi così tanto da me stessa, soprattutto contro le migliori giocatrici del mondo. Anche quando mi sono allenata con Ons (Jabeur, ndr) ero un po’ delusa da me stessa per gli errori commessi. Ma stavo giocando contro Ons… Penso che sia una di quelle cose in cui ora penso di dover darmi molto tempo e pazienza” ha proseguito l’ex numero 1.

Infine, Osaka ha concluso: “Non posso aspettarmi che, dopo sei mesi, sarà come prima. Una delle cose che devo migliorare è il mio riposo. D’altra parte quest’anno voglio giocare molti tornei, è quello che mi serve. Penso che in questo momento ho bisogno di giocare molte partite e ciò probabilmente mi condizionerà. Il mio corpo è sicuramente molto diverso da quello che immagino prima di Shai. Ho dovuto cambiare alcune cose riguardo al mio stile di gioco“.

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