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Australian Open 2024, day 3: Italia da record con nove giocatori al secondo turno, avanti tutti i big

Carlos Alcaraz Australian Open
Carlos Alcaraz - Foto Dubreuil Corinne/ABACA / IPA

Si è chiuso in bellezza il day 3 dell’Australian Open 2024 per il tennis azzurro, che si gode ben 9 giocatori al secondo turno. Dopo le vittorie di Musetti, Cobolli, Arnaldi, Sinner e Paolini, quest’oggi hanno festeggiato 4 dei 5 italiani impegnati. La prima a staccare il pass per il prossimo turno è stata Elisabetta Cocciaretto, che ha ottenuto il primo successo della stagione contro la qualificata Sun, ostica tennista elvetica sconfitta per 6-1 7-5. Vittoria importante soprattutto a livello psicologico per la marchigiana, che in conferenza stampa ha rivelato come le difficoltà del finale della scorsa stagione fossero dovute a un’intossicazione alimentare che l’ha costretto al ricovero in una clinica in Cina. Per lei ora la statunitense Emma Navarro, una delle giocatrici più in forma del momento ma magari un po’ provata fisicamente dopo le fatiche della scorsa stagione.

A seguire è stato il turno di Giulio Zeppieri, capace di centrare il primo successo in carriera a Melbourne, il secondo a livello slam dopo quello di Parigi dello scorso anno contro Bublik. Battuto in quattro set il serbo Lajovic in un match condotto alla perfezione ad eccezione di un passaggio a vuoto nel secondo set. Molto efficace soprattutto con la battuta Zeppieri, che al prossimo turno potrà giocarsi le sue contro Cameron Norrie, seppur da sfavorito.

Secondo turno centrato anche da Martina Trevisan, che non ha vissuto una giornata particolarmente felice ma è riuscita a portare a casa il match, in rimonta contro la qualificata Zarazua. Lei stessa ha ammesso in conferenza stampa di esser stata brava ad accettare che le cose non andassero bene continuando a lottare invece di uscire dal campo. Servirà però alzare il livello in vista di un secondo turno abbordabile contro la francese Dodin.

Il quarto successo azzurro di giornata ha infine portato la firma di Lorenzo Sonego, protagonista di una battaglia pazzesca sul Campo 3 contro Evans. Per i primi due set, il piemontese non ha avuto neppure una palla break né vi si è avvicinato. Ciononostante, invece di trovarsi sotto due set a zero è riuscito a ribaltare il tie-break da 0-4 e imporsi per 10-8, riaprendo così l’incontro. Dopo aver dominato per 6-2 il terzo, si è complicato la vita nel quarto (sprecando otto palle break, di cui sette in un solo game), ma ha mantenuto i nervi saldi nel tie-break e ha avuto la meglio. Sulla sua strada ora Carlos Alcaraz, che ha debuttato con un comodo successo ai danni di Gasquet.

L’unica sconfitta è arrivata da Camila Giorgi, che ha lottato ma si è dovuta arrendere alla più quotata Azarenka 6-3 al terzo. L’azzurra ha fatto intravedere sprazzi della sua miglior versione, ma per tornare al 100% c’è bisogno di riprendere a giocare con continuità. Questo ko dev’essere dunque un punto di partenza e deve dare consapevolezza di potersela giocare anche con le migliori. A proposito di migliori, non hanno deluso le aspettative Iga Swiatek ed Elena Rybakina, brave ad uscire indenni da due esordi estremamente insidiosi. La polacca ha domato per 7-6 6-2 Sofia Kenin, mentre la kazaka ha regolato per 7-6 6-3 Karolina Pliskova. Bene anche Jessica Pegula e Jelena Ostapenko; è tornata a sorridere finalmente pure Emma Raducanu, vittoriosa con un netto 6-3 6-2 sulla Rogers.

E al maschile? (Quasi) nessuna sorpresa tanto che è stato stabilito il record di teste di serie al secondo turno – ben 30. E’ stato comunque eliminato Sascha Bublik, che ha ceduto il passo al qualificato Nagal, capace – con un solo torneo – di guadagnare più di quanto fatto in tutto il 2023. Zverev e Dimitrov, così come Rune, hanno lasciato un set per strada ma hanno proseguito il proprio cammino. Tutto facile invece per Tommy Paul e Casper Ruud. Da segnalare infine il successo di Thanasi Kokkinakis, spinto a più non posso dalla folla aussie, ai danni dell’austriaco Ofner, maturato dopo 4h21′ e al tie-break del quinto e decisivo set.

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