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Wta Dubai 2024, favola Paolini: batte Cirstea e si regala finale e debutto in top 20

Jasmine Paolini
Jasmine Paolini - Foto IPA

Jasmine Paolini è la prima finalista del torneo WTA 1000 di Dubai 2024. Prosegue la settimana da sogno della giocatrice azzurra, che ha battuto anche Sorana Cirstea, ottenendo il risultato più prestigioso della sua carriera. Jasmine ha ribaltato il pronostico della vigilia che la vedeva leggermente sfavorita, prevalendo per 6-2 7-6 dopo un’ora e 58 minuti di gioco, e approdando all’atto conclusivo del torneo. A prescindere da come andrà la finale, Paolini è già certa di ritoccare il proprio best ranking e debuttare tra le prime 20 del ranking mondiale, al 16° posto.

DOVE VEDERE LA FINALE PAOLINI-KALINSKAYA

A contendere il titolo a Paolini sarà la russa Anna Kalinskaya, partita dalle qualificazioni e in grado di spingersi fino all’atto conclusivo grazie a successi contro avversarie del calibro di Coco Gauff e Iga Swiatek. Proprio la numero uno al mondo è stata l’ultima vittima della giocatrice moscovita, capace di esprimere un tennis fantastico ed imporsi con un netto 6-4 6-4. I tanti errori di Swiatek – che dal 4-2 nel primo set ha subito un bagel morale – hanno sicuramente fatto la differenza, ma il merito è in gran parte di Kalinskaya, molto efficace al servizio ed estremamente solida. Decisamente troppo nervosa invece la polacca, che nonostante un tentativo di rimonta nel finale, ha capitolato dopo 1h42′ di gioco, vedendo sfumare il back-to-back dopo il titolo conquistato a Doha la scorsa settimana. In parità (1-1) i precedenti, ma Kalinskaya ha avuto la meglio nel più recente, andato in scena pochi mesi fa a Melbourne negli ottavi di finale.

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CRONACA – Primo set dominato da Jasmine, che non concede neppure una palla break e prevale per 6-2 dopo 40 minuti di gioco. A dir la verità, quasi tutti i turni di servizio dell’azzurra sono combattuti, ma Cirstea non riesce mai a fare quel qualcosa in più necessario per procurarsi qualche chance. Di contro, quando serve la rumena c’è molta più incertezza tanto che si alternano games a zero e games in cui si concretizza il break. Paolini va a segno prima nel quarto gioco (dopo aver salvato ben cinque palle game) e nell’ottavo gioco grazie a due splendide risposte vincenti.

Il copione non cambia nel secondo parziale, dove ad ottenere il primo break è proprio l’azzurra nel quarto gioco. Cirstea reagisce immediatamente, strappando per la prima volta nell’incontro la battuta a Jasmine, ma neppure il tempo di realizzare quanto accaduto che subisce un altro break e si ritrova sotto 4-2. Altra chance dunque per l’azzurra, che si procura addirittura due chance, ma perde quattro punti di fila, perdendo il servizio e venendo raggiunta nel game seguente sul 4-4. A questo punto saltano quasi tutti gli schemi e si entra in una fase del set in cui ne succedono di tutti i colori.

Paolini si procura un match point sul 5-4, ma la sua avversaria lo annulla con uno splendido rovescio lungolinea e impatta sul 5-5. La rumena approfitta dunque del momento per ottenere il break nel gioco successivo e andare a servire per il set sul 6-5. Qui annulla quattro palle break, ma a sua volta spreca ben cinque match point (tra errori gratuiti e vincenti di Jasmine) e alla lunga subisce il break, trovandosi costretta a giocare il tie-break. L’equilibrio continua a regnare e, a suon di mini-break, le due giocatrici avanzano a braccetto, punto a punto. Nel momento clou, però, a salire in cattedra è Paolini, che salva un set point con uno splendido vincente di dritto e poi s’impone per 8 punti a 6.

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