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WTA Birmingham 2023, cuore Venus Williams: Giorgi sconfitta al tiebreak decisivo

Camila Giorgi
Camila Giorgi - Foto Ray Giubilo

Che cuore Venus Williams! A 43 anni appena compiuti e nonostante un ginocchio malconcio che l’ha portata vicina al ritiro nel match, l’ex numero 1 del mondo batte Camila Giorgi con il punteggio di 7-6 4-6 7-6 dopo 3 ore e 17 minuti. Match incredibile, bellissimo e vinto dalla leggenda americana grazie a tutta la sua classe e la sua grinta. Williams è ora al secondo turno nel WTA 250 di Birmingham.

L’inizio è un assolo di Williams, che sfutta le tante insicurezze al servizio di Giorgi e si prende subito due break di vantaggio volando sul 3-0. Sul più bello, però, qualcosa si rompe nella bolla magica della 43enne americana: subentra, infatti, un forte problema al ginocchio che la costringe e chiedere un medical timeout, con i fisioterapisti che le fasciano la parte del corpo dolorante in maniera molto stretta. Sembra che ci possa essere un ritiro, invece l’ex numero 1 del mondo continua a lottare come se fosse una ragazzina e, nonostante le difficoltà fisiche, resta in campo e ci mette il cuore. Il livello della prestazione cala, e difatti Camila riesce a rosicchiare lo svantaggio fino ad impattare sul 5-5, ma Williams ha un’ulteriore reazione d’orgoglio e vince il set al tiebreak per 7 punti a 5: 7-6 dopo 1 ora e 11 minuti.

Giorgi parte bene nella seconda frazione: la marchigiana sembra più calma, smista meglio con i suoi colpi da fondocampo e inizia ad orchestrare le operazioni come più le piace. La 31enne di Macerata si prende due break di vantaggio e passa a condurre per 4-1, poi subisce il rientro in corsa della statunitense: Venus si avvicina fino al 4-3, ma la numero 48 del mondo è brava nella gestione dell’unico break rimastole e se lo tiene stretto fino alla fine, incamerando il set per 6-4. L’inerzia è dalla sua parte, e invece Williams sorprende di nuovo tutti: nonostante il fattore età, è lei ad essere più pronta nella fraziona decisiva. La 7 volte campionessa Slam conquista un break nel secondo game e, soffrendo ma con tutta la grinta possibile e immaginabile, lo conserva fino al 5-4. Qui, l’inimmaginabile: la nostra portacolori trova le forze per piazzare il controbreak e allungare il match fino al tiebreak decisivo, vinto per 8 punti a 6 alla leggenda americana.

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