
Foto Marco Iacobucci / IPA Sport / IPA
Jannik Sinner si prepara a scendere in campo al Foro Italico, rientrando dopo la squalifica di tre mesi per doping. Simone Vagnozzi, coach del numero 1 al mondo, ha piena fiducia sul recupero – fisico e mentale – dell’azzurro: “Se Sinner è emozionato per il ritorno? Questa è una passeggiata rispetto all’ultimo anno vissuto, con tutto quel peso sulle spalle. Il 2024 è stato un anno duro. Ora è finalmente tutto archiviato“, ha spiegato Vagnozzi, che ha raccontato brevemente come sono trascorsi gli ultimi tre mesi: “Abbiamo provato a gestire questi mesi nel miglior modo possibile. Ho sentito da alcuni addetti ai lavori che è un vantaggio aver avuto questo stop, ma se fosse così anche altri si sarebbero fermati. Poi come tutte le cose proviamo a prendere gli aspetti migliori, ma sappiamo di arrivare qui senza partite. Negli ultimi 5 mesi abbiamo giocato appena due tornei, non è certo un vantaggio questo“.
“Le prime partite saranno fondamentali”
Sinner e il suo team arrivano a Roma con obiettivi ben definiti: “Le prime partite saranno fondamentali per prendere il ritmo e quant’altro. Proviamo a fare più partite possibili qui per arrivare al Roland Garros in forma“. Al termine della stagione Darren Cahill lascerà la squadra: “Non avrei problemi a restare da solo ad allenare Sinner. Cioè, mi sentirei adatto a farlo anche da solo. Però penso che soprattutto con questi giocatori di questo livello sia importante avere una spalla e dividersi a volte le settimane coi giocatori perché inizia a diventare un po’ troppo per 365 giorni l’anno. Vorrei che Cahill rimanesse altri 5 anni. Darren è forse il coach migliore al mondo come risultati e quant’altro. È una persona speciale soprattutto e quindi mi piacerebbe rimanesse il più possibile”.

“Penso sia felicissimo di essere qua”
“Questi tre mesi sono stati duri per lui, soprattutto l’inizio, quindi man mano che si avvicinava la competizione questo sicuramente lo ha aiutato e adesso penso sia felicissimo di essere qua. Siamo soddisfatti dell’allenamento fatto ieri a centrale anche per riprendere il feeling con il pubblico“. La vicenda di Sinner, secondo Vagnozzi, ha portato una nuova consapevolezza nel circuito: “Onestamente penso che nell’ultimo periodo finalmente c’è stato qualcuno che ha centrato il punto. Adesso vedo finalmente i giocatori che dicono ‘in effetti siamo in una situazione di pericolo’. Un pericolo che fino a poco tempo fa non c’era. Purtroppo le contaminazioni ci possono essere ed è difficile da controllarle. Penso soprattutto come il caso di Jannik, di una contaminazione completamente involontaria, non sia giusto che sia stato fermato”. In chiusura, Vagnozzi ammette di aver sentito la mancanza delle competizioni: “Onestamente è mancato anche a me tutto questo. Abbiamo provato a ricaricare le pile, vediamo. Magari a lungo termine questi tre mesi di stop ci aiuteranno“, conclude.