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US Open, il tabellone maschile: tra outsider e primi turni spettacolari, Djokovic e Alcaraz si danno appuntamento in finale

Carlos Alcaraz
Carlos Alcaraz - Foto Ray Giubilo

A Flushing Meadows è quasi tutto pronto per l’inizio dell’ultimo major dell’anno: lo US Open. New York è sempre stato teatro di cavalcate entusiasmanti e incontri mozzafiato ma, soprattutto, negli ultimi anni è stato l’unico torneo dello Slam in cui si sono distinti vincitori al di fuori dei Fab Four (Five in realtà, è necessario includere Stan Wawrinka nella lista), prima che Alcaraz compisse l’impresa a Wimbledon qualche mese fa. Thiem nel 2020, Medvedev nel 2021 e Alcaraz nel 2022: questi gli ultimi campioni dello US Open. Occorre considerare che nell’ultima edizione Nole non ha avuto la possibilità di iscriversi, per questo l’edizione 2023 sarà ancor più entusiasmante.

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A racchette ferme, non sembra ci sia grande incertezza: i favoriti sono sempre loro, il numero uno e il numero due al mondo, Carlos Alcaraz e Novak Djokovic. Dopo l’incredibile finale a Cincinnati, da molti definita la partita dell’anno, i due si sono dati appuntamento anche a New York, ancora in finale. A giudicare dal livello messo in mostra in Ohio, non sembra essere in dubbio che le prime due teste di serie siano i candidati principali a raggiungere il traguardo, per quanto possa essere periglioso il percorso verso l’ultimo atto del torneo. Alcaraz esordirà contro Koepfer e dovrebbe affrontare Norrie agli ottavi e Sinner ai quarti: non semplice il cammino del campione in carica, ma il livello dello spagnolo è altissimo in questo momento. Djokovic, invece, debutterà contro Muller e dovrebbe affrontare Auger Aliassime agli ottavi e Tsitsipas ai quarti: due avversari in crisi, decisamente agevoli per un serbo in stato di forma sensazionale. Attenzione alla variabile Medvedev, che si trova nel quarto del connazionale (ma non amato) Andrey Rublev e, chissà, da tenere d’occhio anche Jannik Sinner, fresco campione del suo primo 1000, a Toronto, e capace di esaltarsi in questi tornei.

Il cammino degli italiani

Partiamo proprio dal numero uno d’Italia: Jannik Sinner, che aprirà la caccia al primo Slam contro Yannick Hanfmann: primo incontro tra i due. Al secondo turno c’è aria di derby: l’avversario dovrebbe essere uno tra un qualificato e Lorenzo Sonego. I due quest’anno si sono incontrati a Montpellier e ad Halle, due vittorie di Sinner. Il terzo turno dovrebbe portare alla sfida contro uno tra Etcheverry e Wawrinka: il primo non ha ancora messo a punto la propria tecnica sulla superficie veloce, mentre il secondo sembra essere ormai una costante per l’altoatesino, che lo ha battuto negli ultimi tre scontri diretti. Agli ottavi Jannik potrebbe trovare Alexander Zverev, avversario complicato che l’azzurro non affronta da oltre un anno e che ha battuto una sola volta: al Roland Garros del 2020. Se Zverev è un ostacolo difficile da superare, appare decisamente più ostico il quarto virtuale contro Carlos Alcaraz: lo spagnolo è stato avversario di Sinner anche nel quarto dello scorso anno, quando l’azzurro ha giocato una partita sontuosa e si è visto scivolare di mano un match point prima di capitolare in cinque set. La speranza è che Sinner possa arrivare in fondo, magari prendendosi la rivincita contro Alcaraz e pensando solo poi alle possibili sfide contro Medvedev e Djokovic. Il primo 1000 è arrivato, chissà che non sia il momento di fare un altro salto.

Per Lorenzo Musetti sarà un esordio non impossibile: il carrarino attende di conoscere il nome del proprio avversario, che arriverà dalle qualificazioni, e dovrebbe incrociare al secondo turno uno tra Barrere e un altro qualificato. Al terzo turno potrebbe trovare dall’altro lato del campo Taylor Fritz, beniamino di casa ma storicamente non a proprio agio su questi campi: lo scorso anno uscì clamorosamente al primo turno contro Holt. L’ottavo virtuale sarebbe contro Stefanos Tsitsipas o, perché no, Chris Eubanks: entrambi battibili in questo momento per Lorenzo, quando gioca il suo miglior tennis. Prima di sognare un quarto contro Djokovic c’è bisogno del miglior Musetti, ma guai a non crederci.

Torneo delicato per Matteo Berrettini, che difende un quarto di finale, perso lo scorso anno contro Ruud. Il gigante romano esordirà contro Ugo Humbert e dovrebbe giocare un secondo turno contro Schwartzman o Rinderknech. Avversari non impossibili considerando la mancata testa di serie per l’azzurro, che al terzo turno potrebbe trovarsi di fronte Rublev, ma attenzione anche a Monfils, tornato a livelli incredibili nell’ultimo mese. Qualora dovesse superare questi ostacoli, Berrettini affronterebbe nell’ottavo teorico Karen Khachanov, semifinalista nella scorsa edizione, e potrebbe regalarsi un quarto contro Medvedev. Matteo ha la qualità per fare bene, la speranza è che il fisico glielo consenta.

Esordio meno agevole per Lorenzo Sonego che, come visto, dopo un primo turno con un qualificato potrebbe giocare contro Sinner. Matteo Arnaldi, invece, partirà dalla sfida con Jason Kubler, che potrebbe esaltare il talento azzurro e portarlo a un secondo turno con Tallon Griekspoor, avversario decisamente meno agevole. Poco agevole anche il debutto di Marco Cecchinato, mai oltre il primo turno nel torneo, che esordirà con Roman Safiullin e potrebbe incrociare Tommy Paul nella seconda sfida.

Primi incontri da non perdere

Nei tabelloni degli Slam ci sono 128 giocatori ed è difficile che già al primo turno si verifichino molti incroci interessanti. Quest’anno, però, lo US Open ha deciso di strafare. La partita di punta è senz’altro quella tra Alexander Bublik e Dominic Thiem: genio e sregolatezza contro uno degli ultimi tre campioni dello Slam a stelle e strisce, ancora in cerca della propria condizione migliore. C’è poi da sottolineare una partita che non può restare inosservata: John Isner contro Diaz Acosta. L’americano dirà addio al tennis in questo torneo, e lo farà con il suo pubblico: avvisato Khachanov, possibile avversario di secondo turno. Da non perdere poi l’esordio di un altro giocatore più che navigato: sir Andy Murray, che avrà un primo turno impegnativo anche sul piano nervoso, con Corentin Moutet. Promette spettacolo, invece, la partita tra Molcan e Dimitrov, due giocatori che in campo si muovono come degli étoile e sono in grado di colpire la palla come pochi. Da non perdere anche le sfide Fucsovics-Korda, Karatsev-Lehecka e Ivashka-Cerundolo: giovani talenti e giocatori in cerca di certezze, spettacolo garantito. Primi turni di lusso per Rune e Tsitsipas. Il primo affronterà Roberto Carballes Baena, mentre il secondo se la vedrà contro Milos Raonic, tornato da poco a pieno regime e pronto a sorprendere un greco in difficoltà.

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