
Parigi 2024 campi tennis - Foto CHINE NOUVELLE/SIPA/2407240958
Il mondo del tennis è in subbuglio per l’inizio del Roland Garros, ma a scuotere è stata anche la confessione arrivata da parte di un atleta.
Il tennis, dopo gli incredibili Internazionali d’Italia giocati a Roma fino a qualche giorno fa, si sta preparando per assistere ai match pazzeschi che prenderanno vita al Roland Garros. L’importante appuntamento parigino si sta avvicinando e gli appassionati non stanno già più nella pelle.
Altissime aspettative, soprattutto dopo Roma, sono riposte su Carlos Alzaraz che sulla terra la fa ormai da padrone. Ma gli occhi sono puntati anche su Jannik Sinner che, dopo tre mesi di stop, al Foro Italico ha dato una grande prova di se stesso. Arrivando fino alla finale inizialmente mai contemplata.
Nel mentre, però, sono arrivate anche dichiarazioni molto forti che hanno spiazzato gli appassionati di questo sport ma anche coloro che sono impegnati di volta in volta negli eventi sportivi a cui il tennis dà vita, compresi gli stessi atleti. Le parole rilasciate sono state lo specchio di uno stato d’animo in difficoltà.
Tennis, la confessione dell’ex n.37 spiazza tutti: ha raccontato tutto
A parlare di quanto vissuto in un periodo neanche troppo lontano è stato lo stesso Emil Ruusuvuori, ex numero 37 del mondo che ad oggi è sceso nel ranking oltre il 250° posto. Il tennista ha parlato in un’intervista ai microfoni dell’ATP di momenti difficili vissuti, che lo hanno portato a restare lontano dal tennis per mesi.
Come lui stesso ha raccontato, in merito ai problemi di salute mentale con cui ha purtroppo dovuto convivere: “Negli ultimi dieci anni la mia vita è stata molto costante. Pensavo sempre alla prossima partita, al prossimo torneo. Tutto era in movimento, poi all’improvviso non c’era più niente“.
“Non provavo – ha spiegato il finlandese – più gioia in niente. Non stavo più competendo in campo, lottavo per alzarmi dal letto, a essere onesto mi sono anche chiesto se volessi vivere per davvero. È stato spaventoso. Ancora peggio è stato vedere come tutto ciò abbia colpito le persone a me più vicine”.
“Ho realizzato il mio sogno di diventare un tennista. Non parlavo dei miei problemi mentali – ha continuato – perché la vedevo come una debolezza. Se la mia storia aiuterà anche solo una persona, allora sarà valsa la pena. Se non stai bene non c’è niente di più importante che aiutare te stesso. Non tenerti tutto dentro
Poi le parole sull’incontro giocato contro Sinner: “Tre anni fa a Miami ebbi il primo vero attacco di panico. Non riuscivo a respirare, la mia mente era impazzita. Un paio di giorni dopo portai Sinner al terzo set e nessuno poteva immaginare cosa stessi vivendo. In Canada mi ritirai dicendo che avevo un virus intestinale e da quel momento non toccai più la racchetta per quattro mesi e mezzo”.