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Tennis, 5 talenti Wta da tenere d’occhio nel 2024: Havlickova, Korneeva e sorprese

Circuito WTA - Foto Ray Giubilo

In attesa di un entusiasmante 2024, il mondo del tennis attende l’esplosione dei giovani talenti, le rilevazioni della stagione che verrà. Sportface, nuovamente, propone dei nomi interessanti che possono sorprendere nel circuito maggiore, in procinto di sbocciare o con qualità rilevanti ancora potenziali, ma da cogliere. Dominic Stricker e Arthur Cazaux hanno esaltato l’articolo di redazione dell’anno scorso e, adesso, è bene anche definire una lista Wta degli straordinari nuovi volti del tennis femminile, in viola come il logo dell’associazione di riferimento. Importante, però, ricordare la semplice regola che aleggia su menzioni come queste; si tratta di scelte, previsioni soggettive: nessuna top 5, semplicemente dei consigli di visione.

MIA RISTIC (17 ANNI, SRB) – 335 WTA

La serba Mia Ristic, diciassettenne, è una giocatrice su cui puntare e fare affidamento nel 2024. La sua classifica, al momento, non corrisponde al suo talento, ma la sua volontà di “arrivare” è feroce, aggressiva, incontenibile…come il suo tennis. Personalmente, ho notato il suo talento dal vivo durante il Wta di Palermo 2023, durante il quale Ristic ha superato le qualificazioni e per diversi tratti tenuto testa alla più affermata Dayana Yastremska nel tabellone principale. Oltre ogni risultato, l’atteggiamento della serba è quello di una giocatrice che si farà, con un “Ajde” gridato al cielo dopo ogni punto che ricorda altre serbe di un certo livello. Tennis strabordante e accelerazioni presuntuose sono pane quotidiano per Ristic, capace di offrire un tennis offensivo e divertente, senza paura dei rischi, senza paura in generale. Attenzione al 2024 tennistico della classe 2006, Ristic.

MARINA STAKUSIC (19 ANNI, CAN) – 274 WTA

Tra le ragazzine in rampa di lancio in vista del 2024, impossibile non citare Marina Stakusic, prototipo eccellente della nuova onda di giocatrici attuali. La canadese ha già palesato il suo talento in Billie Jean King Cup, eliminando la nostra Martina Trevisan in due set e dimostrando un certo “affetto” per il cemento. Un’altezza non esagerata, 1.74, ma colpi da gigante: prima di servizio pungente, dritto e rovescio ugualmente potenti e propositivi da fondocampo e una voglia di entrare da protagonista in ogni scambio da campionessa. Stakusic spinge forte, sempre, ma è anche consapevole dei propri limiti: quando la situazione lo richiede, non ha paura di prendere dei momenti di pausa…per poi ricominciare a collezionare vincenti con colpi potenti e pesanti per l’economia di ogni suo match. Cosa migliorare? La gestione dell’impulsività, ma gli anni sono 19 e il tempo c’è, eccome, così come la possibilità di rifletter meglio sulle scelte tattiche.

LUCIE HAVLICKOVA (18 ANNI, CZE) – 259 WTA

Ad alti, altissimi livelli già nel circuito Junior, Lucie Havlickova è l’ennesimo e prezioso diamante grezzo dell’impressionante fucina di talenti cechi. La diciottenne, sotto i riflettori a Praga a discapito dell’espertissima Alizé Cornet, è in possesso di un talento esplosivo e fumantino. Consapevole delle sue capacità, Havlickova non teme il confronto con le avversarie e ha in mente soltanto di esprimere ogni lato del suo repertorio nel minor tempo possibile; vuole scalare le classifiche, vuole dominare ogni partita, vuole tanto e questo è abbastanza per tenerla in considerazione per un’annata scintillante. Colpi da fondo devastanti o potenzialmente tali, ma lo stesso “limite” di Stakusic, dettato dall’età: un’impulsività e una voglia di fare che talvolta si scontra con scelte tattiche azzardate. Da citare uno slice in back che amabilmente ricorda Barbora Strycova, maestra nel variare e smorzare a due mani.

ALINA KORNEEVA (16 ANNI, RUS) – 174 WTA

Sulla falsariga della connazionale Mirra Andreeva, con la quale ha condiviso una finale degli Australian Open Junior, la sedicenne Alina Korneeva è pronta a brillare nel circuito maggiore. La russa è prepotente nei colpi, brava nel gestire il proprio talento e già, seppur giovanissima davvero, capace di comprendere quando sia il momento di affilare gli artigli e graffiare l’avversaria nel corso di un match. Korneeva possiede aperture molto ampie e imprime una potenza notevole alla palla, ma questa sua dinamica di esecuzione dei colpi può penalizzarla in determinati contesti; considerando che tra 10 anni sarà sempre giovane, la russa ha tutto il tempo per migliorarsi. Il rovescio di Korneeva è un colpo meraviglioso da osservare, che ricorda Danielle Collins, mentre il dritto è più lavorato…colpo da costruzione al momento. Da migliorare? Probabilmente la sensibilità nei pressi della rete. Occhi puntati anche su Korneeva, tanti margini di crescita.

ALEXANDRA EALA (18 ANNI, FIL) – 190 WTA

Ed eccoci arrivati all’unica mancina presente nella lista, la filippina Alexandra Eala. La precoce diciottenne ha già incantato nel circuito Junior e ha caratteristiche peculiari, interessanti anche per affermarsi tra le grandi. Eala è una giocatrice con un rapido e notevole gioco di piedi a favorire il suo dinamismo, abile a coprire il campo con rigore e meravigliosa nel ribaltare le sorti dello scambio con il dritto lungolinea. Un tennis con tanti bei vincenti in potenza, ma soprattutto con una capacità di capovolgere l’andamento dei game da non sottovalutare. Eala ama giocare sulle righe e le righe sin qui hanno amato i suoi colpi: senza paura, con tante soluzioni…divertiamoci.

*BONUS – SARA BEJLEK (17 ANNI, CZE) – 129 WTA, NOMA NOHA AKUGUE (20 ANNI, GER) – 177 WTA

Appena fuori dalla lista ci sono queste due giocatrici, già a modo loro affermatesi e quindi leggermente più conosciute dal grande pubblico: Sara Bejlek e Noma Noha Akugue. La seconda ha raggiunto una finale Wta ad Amburgo, sul rosso, mostrando la potenza sprigionata dal suo tennis mancino esaltante. Potenza pura e nessun calcolo nel suo gioco: talento da domare con cura, che può offrire tanto al 2024, anche in ottica dei grandi tornei. La ceca (sorpresa?) Bejlek ha già in cassaforte un Wta 125, vinto in Cile non lasciando scampo alla francese Diane Parry ed è quindi salita alla ribalta all’età di 17 anni. Possibile futura specialista sul rosso, Bejlek è una mancina dalle mille soluzioni, che scivola benissimo sul mattone tritato, difende meravigliosamente e mette in difficoltà le avversarie in innumerevoli modi; attenzione alla sua risposta anticipata, marchio di fabbrica sin qui. Buon 2024.

SportFace