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La solidità di Rublev contro l’imprevedibilità di Auger-Aliassime: Madrid pronta a incoronare il suo nuovo campione

Andrey Rublev
Andrey Rublev - Foto Irina R Hipolito/DPPI / IPA Sport 2 / IPA

Ripetere la splendida finale a cui hanno dato vita Swiatek e Sabalenka non sarà facile, ma Andrey Rublev e Felix Auger-Aliassime hanno tutte le carte in regola per farlo. Saranno proprio il russo e il canadese i protagonisti dell’atto conclusivo alla Caja Màgica, con il sipario che è pronto a calare sul Mutua Madrid Open. Un torneo che non è andato come ci si aspettava in virtù dei numerosi ritiri e che ha regalato una finale inedita, tra due giocatori che partivano indietro nella griglia di partenza. Non si può dire però che siano approdati in finale in maniera immeritata, anche se nel caso di uno dei due la fortuna ha giocato un ruolo significativo.

Per Rublev si tratta della terza finale in carriera in un Masters 1000 dopo quelle dello scorso anno a Monte-Carlo (vinta) e Shanghai (persa). Il russo arrivava a Madrid reduce da quattro sconfitte di fila, ma ha disputato un torneo fantastico, battendo avversari ostici come Bagnis, Davidovich Fokina e Griekspoor prima dell’exploit ai quarti contro il beniamino di casa Alcaraz, sconfitto in rimonta. Rublev ha poi rispettato il pronostico anche in semifinale, superando Fritz, ribadendo che quando i gatti non ci sono (o non sono al meglio fisicamente) il topo balla. E sono proprio queste le settimane in cui Andrey può dire la sua, perché se quando i big si rivelano tali c’è poco da fare, non appena qualcuno scende di livello, pronto ad approfittarne c’è sempre lui. Oltre al titolo, il russo va a caccia anche di punti che potrebbero rivelarsi estremamente preziosi in ottica qualificazione alle Atp Finals.

Decisamente atipico invece il torneo di Auger-Aliassime, che dopo le vittorie contro Nishioka e Mannarino ha dovuto, di fatto, conquistare un solo match per raggiungere la finale. Mensik si è infatti ritirato dopo aver perso nettamente il primo set, Sinner si è ritirato prima di scendere in campo e Lehecka ha dovuto alzare bandiera bianca a metà primo set. Decisivo dunque il successo contro pronostico ai danni di uno specialista come Ruud, che in maniera inaspettata gli ha regalato la finale. Una finale piuttosto difficile da interpretare visto che il canadese non è uno specialista della terra rossa – l’ultima finale su questa superficie risaliva al 2019 – né sta vivendo una stagione particolarmente positiva. Si è però infilato in uno spot di tabellone che ha perso gran parte dei protagonisti, ritrovandosi a giocare la prima finale in carriera in un Masters 1000 “out of the blue”, come direbbero gli inglesi.

A scendere in campo con i favori del pronostico sarà Rublev, che conduce 4-1 nei precedenti ed ha vinto anche l’unico su terra rossa, seppur nel lontano 2018 a Umago. In caso di vittoria, il russo salirebbe al numero 6 del ranking mentre Auger-Aliassime – già certo del ritorno in top 20 – potrebbe guadagnare ancora un paio di posizioni. Match molto importante anche in ottica Roland Garros (e Roma) perché arrivare agli ultimi appuntamenti stagionali su terra con un titolo alle spalle significherebbe molto, specialmente in termini di fiducia. L’appuntamento è per le ore 18:30. Dopo due anni di regno Alcaraz, il torneo di Madrid è pronto ad incoronare un nuovo campione.

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