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Miami Open: ostacolo Alcaraz per un Musetti rinato. Per i quarti servirà “l’impresa più difficile”

Lorenzo Musetti
Lorenzo Musetti - Foto Ray Giubilo

Una sola vittoria nelle ultime sei partite era in biglietto da visita di Lorenzo Musetti alla vigilia del Masters 1000 di Miami 2024, torneo al quale non era neppure certo di partecipare. Dopo Indian Wells, era infatti volato in Italia giusto in tempo per assistere alla nascita di suo figlio e festeggiare la prima festa del papà insieme al piccolo Ludovico. A Miami invece ha giocato eccome ed ha ottenuto un risultato che mancava da tempo, soprattutto in termini di fiducia.

Dopo un bye in quanto testa di serie, al suo esordio ha piegato in due set l’insidioso Safiullin, contro cui partiva sfavorito. E anche al terzo turno è arrivata una vittoria contro pronostico, ai danni del beniamino di casa Ben Shelton. Una partita preparata alla grande ed eseguita nel migliore dei modi, con due passanti stratosferici che fotografano il 6-4 7-6 finale. Per dire che Musetti è uscito dalla crisi è ancora presto – per quello probabilmente bisognerà aspettare la terra battuta. Fatto sta che l’azzurro si sta pian piano ritrovando, invertendo il trend soprattutto per quanto riguarda l’atteggiamento, e l’ha dimostrato con due bei successi in Florida.

Salvo sorprese, però, il suo cammino si fermerà agli ottavi visto che il suo prossimo avversario sarà Carlos Alcaraz. Lo spagnolo è probabilmente il giocatore più in forma di tutto il circuito, non a caso la scorsa settimana ha vinto il titolo ad Indian Wells, ed è accreditato della prima testa di serie. Le vittorie di routine contro Carballes Baena e Monfils sono passate quasi inosservate tanto erano annunciate. Potenzialmente, però, potrebbe incontrare qualche difficoltà in più contro Musetti, specialmente se quest’ultimo dovesse continuare ad esprimersi a certi livelli. Ciò non vuol dire che il match si preannunci equilibrato, anzi Alcaraz partirà nettamente favorito (basta guardare le quote – una vittoria di Musetti vale 8 volte la posta iniziale), anche perché questo torneo lo ha già vinto due anni fa mentre Musetti si è spinto massimo al quarto turno (peraltro quest’anno).

Neppure i precedenti sorridono a Lorenzo, che è in svantaggio 3-1. La sua unica vittoria è arrivata sulla terra rossa di Amburgo, mentre – sempre su terra battuta – Alcaraz si è imposto nel Challenger di Trieste e lo scorso anno al Roland Garros. L’unico confronto sul veloce risale invece allo scorso torneo di Pechino e in quel caso Alcaraz trionfò con una facilità notevole. Insomma, l’impressione è che lo spagnolo sarà padrone del suo destino anche questa volta e, se dovesse giocare il suo miglior tennis, per Musetti sarà praticamente impossibile avere qualche chance. Di contro, se Alcaraz dovesse commettere qualche errore di troppo o magari avere qualche passaggio a vuoto e Musetti disputare una prestazione solida dall’inizio alla fine, potrebbe aprirsi qualche scenario interessante. “Ho una grande amicizia con Alcaraz, è una grande persona e un’ispirazione per me. Batterlo è attualmente l’impresa più difficile, ma spero di vincere” ha detto Lorenzo, consapevole della difficoltà dell’impegno, ma determinato a crederci e continuare a sognare.

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