Tennis

Jannik Sinner e l’invito a Sanremo: “Canto male, ballo peggio: devo giocare a tennis, io”

Jannik Sinner
Jannik Sinner - Foto xJuergenxHasenkopfx /IPA Sport

Gli occhi di un paese sono tutti per lui. Jannik Sinner, campione degli Australian Open, primo Slam in carriera a 22 anni, però non perde di vista le sue priorità. L’Italia vuole celebrarlo, dallo spettacolo alla politica, ma la stagione è appena iniziata e il numero 4 al mondo ha la testa solo sullo sport: “Sono molto tranquillo: non ho nessuna intenzione di alterare le mie priorità, il tennis rimarrà la cosa più importante nella mia vita – spiega in un’intervista al Corriere della Sera -. Adesso mi riposo qualche giorno e poi torno in campo. Non c’è nulla da cambiare, rispetto a prima. Sono felice di aver dato una gioia ai tifosi italiani e di aver fatto una cosa positiva per il Paese ma il lavoro non è finito, anzi: è appena cominciato. Devo tornare in palestra, diventare più forte fisicamente, anche mentalmente qualcosina si può aggiungere. Gli avversari ormai mi conoscono bene..”. Ecco perché l’invito di Amadeus come ospite a Sanremo almeno per ora sembra rispedito al mittente: “Conoscendomi, io non ci andrei. Canto malissimo, ballo peggio: sono negato. Qui a Melbourne hanno provato a farmi intonare lo jodel… Lasciamo perdere! Devo giocare a tennis, io“. Giovedì lui e la squadra di Davis saranno ricevuti dal presidente della Repubblica Mattarella: “Discorso? Lo devo ancora preparare… Sono stato un po’ preso”. Per ora il discorso più bello, che ha fatto il giro del mondo, lo ha dedicato ai genitori. “Sono andato via di casa a 13 anni, costretto a crescere velocemente – spiega -. ho imparato da solo a fare la lavanderia, a cucinare, a fare la spesa. Per un genitore lasciare andare un figlio così presto non è facile. Ci siamo persi molte cose che sto cercando di recuperare con mio papà, che ogni tanto mi accompagna ai tornei. Ma l’adolescenza è persa”. 

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