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Internazionali BNL d’Italia 2023, Fognini: “Ora sto vedendo il sole, ho voglia di giocare”

Fabio Fognini
Fabio Fognini - Foto Archivio Fitp

“Sono contento, vincere davanti a Flavia e Federico vale doppio. Dipendendo da quanto ancora vorrò giocare mi sosterranno da casa. Arrivo dagli ultimi due anni più duri della mia carriera senza aver ottenuto risultati. Di conseguenza, infortuni. Quando uno ha 35 anni fa più fatica ad accettarlo e prova a guardare il lato positivo che non ha più vent’anni. È diventato tutto più rapido, bisogna anche accettare gli infortuni anche se a quest’età si fa più fatica”. Così un immenso Fabio Fognini dopo aver battuto Miomir Kecmanovic agli Internazionali BNL d’Italia 2023 in conferenza stampa: “Arrivavo da un periodo in cui sentivo qualcosina dentro, ma non arrivano i risultati. Mi sono voluto affidare a Corrado Barazzutti perché mi conosce sotto tutti i punti di vista e gli ho chiesto senza peli sulla lingua se il mio tennis può dare ancora qualcosa. Già ad Estoril vedeva che c’era quel qualcosina che stava spuntando, a prescindere dal match con Giannessi. Con il senno di poi non si va da nessuna parte, però al primo torneo fare terzo turno una settimana fa non ci avrei creduto. Stiamo vedendo un po’ di sole. Ho perso posizioni nel ranking, ma il mio tennis vale di più e l’ho dimostrato anche oggi. Un altro infortunio sarebbe qualcosa da pensare seriamente”.

Su Roma: “Sono 15 anni che gioco qui. Quel campo mi dà sempre emozioni particolari. Ci sono stati anni che non mi hanno ascoltato. Oggi sapevo che esordiva Novak, sapevo che giocava Jannik. Ho chiesto a Sergio Palmieri di mettermi sul Pietrangeli, non sul Grandstand perché non dà emozioni”. E ancora: “Ho voglia di giocare. La cosa principale è arrivare da qua a Wimbledon. Sull’erba non giocherò. A 35 anni non ho voglia di giocare le quali a Wimbledon e non ho voglia. So che posso perdere anche nelle qualificazioni. Dovrò giocare dei Challenger grandi, mettere dentro più punti possibili. Viaggerò spesso con il preparatore atletico. Terminare in questa maniera penso di non meritarmelo”.

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