In Evidenza

Crisi Musetti, chi sarà il numero due del tennis italiano? Dall’ascesa di Arnaldi al ritorno di Berrettini

Lorenzo Musetti
Lorenzo Musetti - Foto IPA

La Coppa Davis è ancora lontana ma Filippo Volandri si starà già interrogando sui possibili convocati. Gli italiani nel circuito ATP stanno vivendo momenti diversi, ma tutti sognano di tornare a Malaga e sollevare un’altra insalatiera. Il problema, però, è rappresentato dallo stesso fattore vantaggioso che in questo momento la nostra Nazionale ha: sono tanti, e bisognerà scegliere. Il punto fermo resta Jannik Sinner, per cui in questo momento non si trovano parole sufficienti: è il faro che punta sul tennis italiano e ci porterà ancora a traguardi inesplorati. Nonostante un numero uno così, però, in questo momento manca il numero due: chi sarà?

Crisi Musetti

A Dubai Lorenzo Musetti ha perso, di nuovo. Questa frase è diventata una triste routine per un giocatore che, negli ultimi venti incontri disputati, ha raccolto solamente sei vittorie. Lorenzo non vince due incontri consecutivi dallo scorso settembre, in Cina, e lo stato di forma inizia a preoccupare gli appassionati. Lo scorso anno, in questi mesi, il carrarino aveva inanellato una serie di sconfitte inaspettate e deludenti sulla terra rossa sudamericana, che non avevano allarmato più di tanto: Musetti aveva chiuso il 2022 con un’accelerata spaventosa ed era salito in top 20, aveva vinto il primo torneo in carriera ad Amburgo e il secondo, pochi mesi dopo, a Napoli. Però, purtroppo, quel Musetti, carico, bello e reattivo, non è più sceso in campo. All’orizzonte ci sono Indian Wells e Miami, due tornei in cui Muso lo scorso anno ha perso al primo turno contro Mannarino e Lehecka. Le possibilità per fare ancora bene e mantenere il ranking ci sono, ma la distanza con gli altri azzurri si assottiglia.

Berrettini, calvario finito?

Matteo Berrettini sta tornando: ha dichiarato che non giocherà a Indian Wells ma ci sarà a Miami e la speranza è che il suo lungo calvario possa essere giunto alla fine. Berrettini al tennis manca ormai da troppo tempo, ha deciso di cambiare e di affidarsi alla guida tecnica di Francisco Roig e in ottica Nazionale i tifosi possono e vogliono sognare una coppia composta dall’unico tennista azzurro ad aver vinto l’Australian Open e l’unico (per ora) ad essere arrivato in finale a Wimbledon. Certo, ci vorrà tempo per tornare in condizione, ma il tennis sa aspettare e Matteo avrà certamente voglia di non mancare più i prossimi appuntamenti.

Arnaldi, Sonego, Cobolli: gli altri siamo noi

Lo scorso anno la Davis se l’è guadagnata, ha brillato nella fase a gruppi e ha portato all’Italia un punto fondamentale nella finale con l’Australia. Anche quest’anno sta facendo vedere grandi cose e ha ritoccato non di poco il suo miglior ranking, arrivando in top 40. Matteo Arnaldi è ormai una certezza e, ad oggi, è un giocatore affidabile anche in ottica Nazionale. Poco distante in classifica, al numero 55, c’è Lorenzo Sonego, che non sta brillando particolarmente a livello di prestazioni ma è sempre stato un validissimo candidato per la squadra di Davis, quel “sesto” che chiunque vorrebbe avere: mai una lamentela o una parola di troppo, attenzione alla sostanza e, dallo scorso anno, anche una validissima scelta per il doppio. Il torinese sta infatti lavorando su questa disciplina: a Doha con Musetti ha raggiunto la finale, e chissà che in futuro non lo vedremo specializzarsi in questo senso. Scorrendo ancora il ranking si arriva a Flavio Cobolli, ormai in rampa di lancio, che è più che un’ipotesi per capitan Volandri. Il romano ha dimostrato di non temere palcoscenici importanti come l’Australian Open o avversari di livello, chiedere ad Auger-Aliassime per conferma.

Insomma, c’è l’imbarazzo della scelta, e la sensazione è che in futuro le cose andranno sempre meglio per la nostra selezione nazionale: Darderi, Nardi, Zeppieri e tanti altri giocatori scalpitano e sono stimolati a dare il massimo per partecipare al futuro radioso del nostro tennis.

 

SportFace