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Australian Open 2023, Sabalenka: “Sono felicissima, ho lavorato tanto per tornare ad alti livelli”

Aryna Sabalenka
Aryna Sabalenka - Foto Ray Giubilo

Aryna Sabalenka, dopo un 2022 al di sotto delle aspettative, si sta rifacendo con gli interessi nelle prime settimane di questa stagione: campionessa nel WTA 500 di Adelaide 1, la bielorussa sta giocando benissimo anche agli Australian Open e si è qualificata per i quarti di finale grazie ad una superba vittoria ai danni di Belinda Bencic. Presentatasi in conferenza stampa, la numero 5 del mondo si è dichiarata molto contenta di quanto fatto finora in questo torneo.

“Sono super felice di essere nei quarti di finale – ha affermato la 3 volte semifinalista Slam –. Super felice della vittoria e del livello che ho espresso oggi in campo, soprattutto perché Belinda [Bencic] è una giocatrice incredibile. Non ho fatto molto bene all’inizio, ma sono riuscita a rientrare in partita e di lì si è alzato anche il rendimento dei miei colpi. Ancora, sono davvero felice della mentalità che ho avuto in campo. Risultato sorprendente? Non penso, devo dare credito a me stessa: ho fatto tutto ciò che dovevo fare nella miglior maniera possibile”.

Quale il suo segreto per volare pagina dopo una stagione deludente come la scorsa? “La verità è che il lavoro che abbiamo fatto durante la pre-season è stato davvero buono: ci siamo allenati molte ore, abbiamo lavorato coscienziosamente. Non so cosa sia successo di particolarmente positivo: probabilmente perché la mia famiglia era lì con me, a sostenermi, quindi è stato un po’ più facile lavorare e trovare la necessaria serenità. Abbiamo sicuramente fatto un ottimo lavoro nel mese di dicembre”.

In particolare, rispetto al 2022 è drasticamente diminuito il numero di doppi falli. “Ho lavorato sodo per cambiare, ho lavorato sodo, anche quando il mio servizio era un disastro. Ho lavorato molto sul mio lancio di palla, ho continuato a provarci, ho continuato a crederci, ho continuato a cambiare le cose, fino a modificare la biomeccanica del mio gesto. Ho sempre pensato che fosse una questione mentale, ma non era così. Abbiamo cambiato molte cose nel mio servizio, abbiamo cercato soluzioni diverse e da quel momento è iniziato il cambiamento che mi ha permesso di tornare ad alti livelli”.

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