
Zverev
Il tennista tedesco è tornato a parlare dopo la delusione alle Internazionali d’Italia, non è mancato il commento su Sinner.
Dopo aver vinto la finale di Monaco contro Shelton lo scorso aprile, Alexander Zverev ha collezionato due delusioni importanti nei due tornei da 1000. A Madrid il tedesco non ha superato neanche gli ottavi di finale, arrendendosi due set a zero contro Cerundolo. A Roma, invece, è stato Lorenzo Musetti ad eliminare Zverev nei quarti di finale.
Il tennista tedesco avrà subito una nuova possibilità per rialzare la testa e lo farà proprio a casa sua, in Germania. Nella sfida di oggi contro Kovacevic, Zverev si è imposto sullo statunitense, ma non senza difficoltà. Il primo set si è chiuso sul 6-1 in meno di mezz’ora, ma il secondo ha superato l’ora di gioco ed è arrivato al tiebreak.
Sinner, che elogio di Zverev: il tedesco non nasconde la sua ammirazione
L’attuale numero due al mondo, che verrà superato presto da Alcaraz, si è lasciato andare in occasione della conferenza stampa per il Bitpanda Open. Tanti i temi affrontati: “Sono tornato da Roma e ho avuto qualche giorno di riposo. Ieri abbiamo discusso molto con il direttore del torneo e così via, è stato deciso che avremmo giocato ad Amburgo. Questo è per me un luogo che regala molte emozioni positive, qualcosa di cui ho bisogno in questo momento. Positività e buon umore“.
Le sua ambizioni sul torneo, anche in vista del torneo di Parigi: “Non ho intenzione di giocare il torneo e poi dire che arriverò ai quarti di finale e mi basterà. Non lo farò. Non l’ho mai fatto prima. Sono qui per vincere più partite possibili. La finale è sabato, potrei ancora avere due giorni di riposo per prepararmi a Parigi“.

Poi il commento su Sinner e Alcaraz: “Sinner? Quando ho giocato in Australia contro di lui, prima della partita, pensavo davvero che avrei vinto. Ero fiducioso per il match, ma ho capito subito che non sarebbe stato così. Lui era di un altro livello, un livello diverso, stava giocando in modo folle. Con Carlos abbiamo sempre avuto grandi battaglie. A volte vince lui, a volte vinco io. L’anno scorso a Parigi purtroppo ha vinto lui. In Australia ho vinto. Molte volte è un po’ un tira e molla, ma quando scendo in campo contro di loro, di solito, si tratta di una semifinale o di una finale perché siamo i numeri 1, 2 e 3 del mondo. Quando mi trovo in quella fase del torneo, sento sempre che sto già giocando un buon tennis“, queste le sue parole.