
Pierluigi Basile - Foto Serafini/MEF Tennis Events
Nel tennis moderno, il rovescio a una mano è diventato una rarità preziosa, un colpo elegante e sofisticato riservato a pochi talenti del circuito ATP, come il nostro Lorenzo Musetti. Proprio questa tecnica affascinante caratterizza il gioco di Pierluigi Basile, detto ‘Pigi’, giovane promessa pugliese che sta attirando l’attenzione degli appassionati umbri nel Challenger di Perugia, torneo giunto quest’anno alla sua decima edizione e organizzato da MEF Tennis Events.
Il classe 2007 di Martina Franca (oggi n.821 del mondo), ormai da anni alla Tennis Training School di Foligno sotto la guida esperta del maestro Alessio Torrei e la supervisione del coach internazionale Fabio Gorietti, ha recentemente raggiunto il suo primo quarto di finale Challenger, un traguardo importante che apre interessanti prospettive per un futuro da professionista ATP.
Se il futuro nel tennis è sempre difficile da prevedere, ‘Pigi’ Basile mostra un tennis brillante, divertente e a tratti imprevedibile, grazie a un approccio in campo da vero “cavallo pazzo”. I suoi allenatori stanno lavorando sulla gestione del match, elemento fondamentale per trasformare il talento grezzo in successo costante.
Non è il solo a brillare tra i giovani classe 2007 italiani. A fianco di Basile, infatti, ci sono altri tre nomi di grande interesse: Jacopo Vasamì, vincitore del prestigioso Trofeo Bonfiglio 2025, Andrea De Marchi, e soprattutto Federico Cinà, considerato da molti la più grande promessa attuale del tennis italiano.
Il cammino di Pierluigi Basile è appena iniziato, ma i segnali per un futuro luminoso ci sono tutti. Il rovescio a una mano, elegante e raro, potrebbe essere la firma di un campione che presto farà parlare di sé anche sui palcoscenici più importanti.