Pugilato

Boxe, Kremlev: “Russi ai Mondiali per tutelare atleti”. Intanto 22 federazioni annunciano torneo alternativo

Rio 2016 - Boxe Test Event - Foto Oteri/Sportface

Nel mondo della boxe continua a tenere banco la questione relativa alla presenza degli atleti russi ai Mondiali femminili, che si svolgeranno in India a partire dal 14 marzo. Lo stesso trattamento verrà riservato anche agli uomini, che saliranno sul ring in Uzbekistan. Undici Paesi hanno già deciso di boicottare le due manifestazioni e nei giorni scorsi il gruppo ‘Common Cause Alliance’ (CCA), di cui fanno parte 22 federazioni pugilistiche nazionali tra le quali le undici che boicotteranno, ha annunciato la creazione di un Mondiale alternativo che si dovrebbe svolgere verso fine anno in Olanda.

Al momento la Federboxe italiana (Fpi) resta neutrale sulla tematica, con il presidente Flavio D’Ambrosi che ha sottolineato di non aver avuto indicazioni dal Coni a favore della non partecipazione in India e Uzbekistan. Il Cio ha sospeso l’Iba (il cui presidente è il russo Umar Kremlev e il cui principale finanziatore è la russa Gazprom) fin dal 2019 per problemi vari di governance e le ha tolto la gestione dei torneo olimpici di Tokyo 2020 e Parigi 2024.

Kremlev ha voluto spiegare le proprie tesi sulla presenza dei russi ai Mondiali: “La decisione dell’Iba è nell’interesse degli atleti e quindi devono poter partecipare. Il fatto di essere ammessi non dovrebbe essere una sorta di privilegio concesso a seconda delle circostanze e noi, come federazione internazionale, dobbiamo proteggere ogni atleta. E dobbiamo capire che per gli atleti la cosa più importante è quando suona l’inno e quando viene issata la bandiera del loro paese”.

“Il Cio può dare raccomandazioni, ma la Carta olimpica dice chiaramente che è impossibile violare i diritti di un atleta, e stabilisce che la pratica dello sport è un diritto umano, e tali diritti devono essere garantiti senza discriminazioni di alcun tipo, compresa l’origine nazionale o sociale. Quindi se qualcuno ha intenzione di boicottare o qualcosa del genere, dovrà affrontare una commissione disciplinare. Ci escluderanno dalle Olimpiadi? Se ciò accadesse perderebbero lo sport più bello”, ha chiosato Kremlev.

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