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Sollevamento pesi, l’Ucraina rischia l’esclusione da Parigi 2024 per ripetute violazioni doping

Bandiera Ucraina
Bandiera Ucraina - Pallanuotovivo CC BY-SA 4.0

L’ucraina Alina Marushchak, campionessa mondiale ed europea 2021 nella categoria degli 81 chilogrammi del sollevamento pesi, iscritta agli Europei in Armenia che si sono conclusi lo scorso fine settimana dove poi non ha gareggiato, è stata provvisoriamente sospesa per violazione delle regole antidoping. Infatti, è risultata positiva per un diuretico (l’idroclorotiazide) dopo un controllo effettuato il 10 marzo scorso al di fuori delle competizioni. La sua positività, già notificata alla federazione ucraina di sollevamento pesi, è stata annunciata dall’International Testing Agency, che svolge tutte le procedure antidoping per la Federazione Internazionale di pesistica Pesi. Marushchak è la terza atleta ucraina di questo sport a risultare positiva a una sostanza vietata dallo scorso ottobre a oggi. Prima di lei c’erano stati Ruslan Kozhakin e Bohdan Taranenko, entrambi positivi alla trimetazidina, un ormone e modulatore metabolico. Le indagini su questi tre casi sono ancora in corso e gli atleti potranno provare a discolparsi, anche se uno scenario del genere appare improbabile una volta annunciata una sospensione provvisoria. Ma se saranno squalificati per il periodo standard di quattro anni, l’Ucraina sarà fuori dalle gare di sollevamento pesi dell’Olimpiade di Parigi 2024. Infatti, secondo le regole di qualificazione dell’IWF, se tre o più violazioni delle regole antidoping vengono commesse da “un atleta o un’altra persona collegata a una federazione affiliata” tra il 23 luglio 2021 e il 25 luglio 2024, un ‘panel’ indipendente nel caso in cui tre o più delle predette infrazioni comportino periodi di stop pari o superiori a quattro anni, può revocare, e di solito lo fa, tutti i posti contingentati per i Giochi. E l’Ucraina ha violato per cinque volte, dal 2012 a oggi, le regole dell’antidoping secondo i database dell’Iwf e dell’Ita. In passato, sempre nel sollevamento pesi, ha già avuto una quota di atleti ridotta ai Giochi di Tokyo 2020 a causa di violazioni legate all’antidoping, e ha avuto tre medagliati di Pechino 2008 e Londra 2012 squalificati, e privati delle medaglie, dopo che i campioni immagazzinati sono risultati positivi, quando sono stati ritestati. Inoltre un allenatore ucraino, Matsokha Mykhailo, è stato bandito a vita per “manomissione e complicità” nel 2021. Un atleta seguito da Mykhailo, il tre volte campione europeo Dmytro Chumak, è stato invece sospeso per l’accusa di “manomissione e complicità”, perché avrebbe tentato di eludere i test e di corrompere chi doveva farglieli. Quando la comunità del sollevamento pesi si è mobilitata in favore della nazionale ucraina l’anno scorso, dopo l’invasione russa, la squadra maschile si è allenata in Romania, aiutata dai finanziamenti degli organi di governo globali e continentali. Così, la federazione europea di sollevamento pesi ha contribuito con circa 24mila euro. Il team dell’Ucraina femminile è invece rimasto in patria, e agli ultimi Europei ha conquistato due medaglie d’oro, con Kamila Konotop – che guida il ranking per Parigi – nei 59 kg e Iryna Dekha negli 81kg.

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