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Olimpiadi 2026 Milano-Cortina

Milano Cortina 2026: ok i Mondiali giovanili di curling allo Stadio del Ghiaccio come test event

Cortina Curling Olympic Stadium © Milano Cortina
Stadio Olimpico curling di Cortina - Foto Milano Cortina 2026

A Cortina d’Ampezzo si sono conclusi i Campionati mondiali giovanili di curling, rassegna che ha visto il successo degli azzurri. La manifestazione ha rappresentato il test event per i Giochi di Milano Cortina 2026, andando in scena nello Stadio del Ghiaccio. La struttura ha ospitato l’edizione del 1956 e sarà palcoscenico della cerimonia di chiusura delle prossime paralimpiadi. I lavori si sono concentrati sulla manutenzione della copertura del tetto per circa settemila metri quadrati, con la sostituzione dell’illuminazione, in modo da rispettare gli standard del Cio. Al momento, sono in fase di realizzazione e completamento i nuovi locali interrati sul retro della struttura. L’attenzione è concentrata sulla realizzazione delle opere interne di abbattimento delle barriere architettoniche, in modo da migliorare gli impianti tecnologici dello stadio.

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LE PAROLE DI SALDINI

Ho avuto il privilegio di inaugurare i mondiali giovanili di curling e vedere tanti ragazzi impegnati al già rinnovato Stadio del Ghiaccio – ha affermato il commissario e ad di Simico, Fabio Saldini – I lavori sono infatti all’85% e in perfetto allineamento al cronoprogramma. Con un impegno di oltre 20 milioni di euro e una attenzione specifica all’accessibilità universale, l’Italia si è presentata con un ottimo biglietto da visita“.

La progettazione paralimpica ha ispirato quella olimpica ha proseguito Saldini – Allo stadio sono state create postazioni dedicate a persone con disabilità in carrozzina sui vari livelli delle tribune, un nuovo ascensore volto a migliorare gli spostamenti tra i vari livelli delle tribune. I nuovi spogliatoi non presentano alcuna barriera architettonica e sono 11 i rinnovati servizi igienici dislocati in diversi punti lungo le varie tribune per colmare la carenza infrastrutturale della dotazione preesistente dell’impianto sportivo. Una serie di interventi, quindi, che si allineano e mirano a offrire una infrastruttura all’avanguardia e universalmente accessibile per gli atleti di tutto il mondo“, conclude.

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