
MotoGP rivoluzione
La MotoGP potrebbe subire l’ennesimo stravolgimento dopo gli episodi riguardanti Valentino Rossi e Lewis Hamilton.
Valentino Rossi, Lewis Hamilton, la MotoGP e la Formula Uno. E gli stravolgimenti di chi è abituato a dare il massimo in una determinata disciplina motoristica per poi passare a tutt’altro sport.
In effetti gli esempi dell’italiano e dell’inglese sono emblematici in questo senso. Il Dottore aveva fatto qualche test con la Ferrari nel 2006, e poi è tornato a guidare una monoposto di F1 nel 2019, quando gli venne affidata la vettura di Lewis Hamilton, allora pilota Mercedes.
Nello stesso periodo e nel medesimo momento, il sette volte campione del mondo attualmente in Ferrari guidò la Yamaha di Rossi, divertendosi al fianco dell’amico e collega motoristico. E adesso, qualcun altro potrebbe passare da una competizione all’altra. Proprio come già successo in passato a Hamilton e Rossi, anche se non in via strettamente ufficiale.
Dopo Rossi e Hamilton, accade di nuovo: la MotoGP stravolta
Indiscrezioni di un certo spessore confermate su un possibile ingresso nel motomondiale di Gunther Steiner, ex team principal della Haas in F1 che potrebbe approdare nel team Tech3, grazie al fatto che sarebbe a capo di un gruppo di investitori statunitensi. Hervé Poncharal, proprietario Tech3, ha confermato l’avvicinamento di Steiner al team, secondo quanto riportato da FormulaPassion: “Abbiamo parlato con lui, che è molto gentile e mi piace molto. Ha molta esperienza nel motorsport, ma al momento si tratta solo di chiacchiere e di persone che mi spiegano qual è la loro visione, cosa vorrebbero fare”.

Poncharal ha ricordato che molte voci volevano Tech3 lontano da KTM nel 2026, in direzione di Honda e Ducati. Dopo l’investimento arrivato dall’azienda Bajaj Auto in favore di KTM, il numero uno di casa Tech3 non esclude una permanenza: “Ho un contratto con KTM fino al 2026, ma non è ancora tutto chiaro su di loro e su cosa vogliono fare, per questo potremmo prendere una decisione molto presto relativamente al nostro futuro”.
Al di là di ciò, Steiner – anche se non da solo – si presenta come una figura di spicco per il futuro della MotoGP e di una delle scuderie più rappresentative del motomondiale in questo momento. Non è sicuro il suo approdo all’interno della classe regina dei prototipi delle due ruote, ma di sicuro è una possibilità non da escludere. Specialmente considerando il momento abbastanza difficile vissuto ultimamente da KTM, con l’azienda austriaca che si è presentata ad inizio stagione con problemi che apparivano insormontabili fino a qualche settimana fa.