
Bagnaia addio Ducati
Sempre più difficile per Francesco Bagnaia pensare a un futuro in Ducati: attenzione, dunque, ai futuri sviluppi.
Francesco Bagnaia sta vivendo una stagione davvero molto complicata in MotoGP. Alla guida della Ducati ufficiale, dopo aver vinto un sacco di gare nel 2024 sembra non riuscire affatto a insidiare né il compagno di squadra Marc Marquez e tantomento il fratello Alex (che guida la Ducati del team Gresini).
Se escludiamo la vittoria ad Austin, infatti, il numero 63 tre volte campione del mondo sembra vivere una stagione sempre più difficile e complicata.
Ecco perché è sempre meno sicura la permanenza in rosso, con il team con sede a Borgo Panigale che evidentemente inizia a vedere Bagnaia sempre meno leader della scuderia e lo stesso pilota italiano sente sempre meno fiducia nel mezzo che gli ha regalato le maggiori gioie sportive in carriera: la svolta, in questo senso, potrebbe arrivare anche grazie (indirettamente) a Valentino Rossi.
MotoGP, Bagnaia potrebbe dire addio a Ducati: le possibili destinazioni
Francesco Bagnaia, secondo la Gazzetta dello Sport, piace tantissimo a Honda, Aprilia e Yamaha. Quest’ultima in particolare vorrebbe affiancare a Fabio Quartararo un altro pilota di altissimo livello nella scuderia ufficiale. In vista del grande cambiamento in MotoGP, previsto per il 2027, il team giapponese punta a un dream team. L’operazione di cui vi stiamo parlando, che non è ancora partita ma che potrebbe entrare nel vivo nel prossimo futuro, è ben vista anche dalla VR46, considerando il rapporto stretto che c’è a livello professionale fra Yamaha e Valentino Rossi.

Ricordiamo, infatti, che il Dottore ricopre in veste ufficiale il ruolo di brand ambassador dal 2023. In questo senso, appare davvero molto rilevante il Gran Premio di Aragon per il futuro di Bagnaia, esattamente come quello del Mugello. Le due prossime gare possono incidere molto sul mondiale dell’italiano e anche sulle scelte che lui e il suo team potrebbero prendere. Compresa una eventuale separazione, nonostante un contratto che lega attualmente l’ex pilota Pramac alla casa di Borgo Panigale fino al 2027.
In caso le cose non si sistemino, però, non è da escludere una possibile separazione consensuale fra le parti. Yamaha sicuramente sta lavorando molto per ridurre vertiginosamente il gap che la separa dalla Ducati, ma anche Aprilia e Honda sono mete che possono essere considerate in una certa maniera dall’entourage del pilota con cui Ducati ha vinto il primo mondiale piloti dopo quello di Casey Stoner, agguantato nel 2007.