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Masters 1000 Madrid, Sinner: “Non posso paragonarmi a Djokovic”

Jannik Sinner
Jannik Sinner - Foto IPA

A Madrid per la terza occasione in carriera, stavolta nella veste speciale di testa di serie numero 1 dopo il forfait di Novak Djokovic. Jannik Sinner si gode il bagno di folla alla vigilia del Masters 1000 spagnolo: “È chiaro che è un grande piacere essere testa di serie n° 1, anche se d’altra parte non cambierà nulla – le parole dell’altoatesino, numero 2 del ranking ATP -. Voglio semplicemente capire un po’ meglio il mio tennis sulla terra battuta. Qui a Madrid le condizioni sono un po’ diverse rispetto ad altri tornei perché giochiamo in altura, la palla vola ed è abbastanza veloce. Prima avevo difficoltà a trovare il mio livello qui, quindi sarà interessante vedere se riuscirò a trovare il mio miglior tennis quest’anno. Mi mancano ancora tre giorni di allenamento prima dell’esordio, tre giorni che spero mi siano d’aiuto”.

Sinner torna a parlare della svista arbitrale in semifinale contro Tsitsipas a Montecarlo: “Come ho già detto in quell’occasione, queste cose possono succedere – ribadisce -. Tutti possono sbagliare, tutto qui. È chiaro che avrei preferito essere in campo domenica piuttosto che stare a casa, ma nella vita ci sono cose molto peggiori”. L’assenza di Djokovic a Madrid può aprire l’inseguimento di Jannik al trono di Nole nel ranking, ma l’altoatesino non vuole fare paragoni ed evita l’etichetta di miglior giocatore al mondo: “Se mi sento il più forte? Credo che sia una domanda difficile a cui rispondere. Guardiamo sempre al momento attuale, e a volte va bene, altre volte no. Non credo di potermi paragonare a Djokovic e a tutto quello che ha fatto: ho tanto rispetto per lui, proprio come ho molto rispetto per Carlos, che ha vinto più di me. Ho molto rispetto per entrambi. Cerco solo di giocare il mio tennis, essere in grado di dare il massimo e vedere cosa posso raggiungere”. E su Parigi 2024: “È chiaro che i Giochi Olimpici sono un evento molto importante per me. Non ho potuto giocare nella scorsa edizione, quindi sono molto felice di far parte di un evento che riunisce così tanti atleti. Cercherò di incontrare tanti atleti, di parlare con loro, cercando di capire come ragionano e come si allenano“.

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