Formula 1

Verstappen fa 5 su 5 in Cina, Red Bull senza rivali: Ferrari indietro e chiamata alla rimonta, storie tese Leclerc-Sainz

Charles Leclerc
Charles Leclerc - Foto Sam Bloxham/Motorsport Images/Sipa USA

Max Verstappen si prende tutto quello che il sabato in Cina è in grado di offrire e si candida prepotentemente per la quarta vittoria nelle prime cinque gare. L’olandese domina in lungo e in largo le qualifiche del GP di Shanghai, tornato dopo quattro cancellazioni per l’incubo del Covid, e domani scatterà davanti a tutti per la quinta volta su cinque in stagione, così come davanti a tutti ha chiuso la Sprint della notte italiana, in rimonta scattando dalla quarta casella. Non ce n’è per nessuno: e con il bisogno di conservare il sedile, Sergio Perez è secondo e la prima fila interamente Red Bull è un’ulteriore conferma dello strapotere del team austriaco, che oggi ottiene la pole numero cento in appena quindici anni di vita. Insomma, se in Australia potevano aprirsi spiragli per il Mondiale, fin qui la Cina dice no: questa Red Bull non si prende e se l’unico a tenere il passo, in qualche modo, è l’ultraquarantenne Alonso…

Purtroppo il circuito cinese è un’ulteriore prova di come la coperta sia corta in casa Ferrari. Se nel 2023 il problema era nel passo gara, mentre in qualifica la Rossa volava, quest’anno è tutto ribaltato e il tallone d’achille sono diventate proprio le qualifiche. Non essere al livello della Red Bull è giustificabile, un po’ meno ritrovarsi in sesta e settima casella con Charles Leclerc e Carlos Sainz, alle spalle persino delle due McLaren. E’ vero, domani sarà ben altra cosa in pista e ci si attende il facile sorpasso delle due vetture arancioni, del resto la Sprint del mattino ha dato indicazioni interessanti sul passo gara: il Cavallino sotto quel punto di vista è sugli stessi tempi o quasi della Red Bull, o meglio, di Sergio Perez, e si può lottare. Ma prima bisognerà rimontare e nel frattempo appare scontato che Verstappen e Checo possano scappare via, lasciando solo la lotta per il podio aperta.

Podio che la Ferrari può raggiungere, e che invece è sfuggito nella Sprint per l’inserimento di Lewis Hamilton. Dalle stelle alle stalle però il futuro ferrarista, che con una Mercedes indecifrabile si ritrova invece diciottesimo. Tornando alla Rossa, da segnalare le storie tese e il botta e risposta all’alba: Sainz non voleva farsi superare da Leclerc, del resto in questa stagione è abituato a stare davanti, chiude un po’ troppo la porta in faccia al monegasco e c’è anche un lieve contatto. Charles si infuria, il team radio è al veleno, e c’è un successivo chiarimento. Tutto è bene quel che finisce bene, ma dopo queste qualifiche deficitarie, l’unica cosa da evitare in gara domani, per rimontare e puntare almeno a fare P3-P4, è dar vita anche a delle lotte intestine. Competitività sì, sabotaggio interno anche no.

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