Formula 1

La Mercedes vola nel giro secco in Bahrain, Verstappen e Leclerc inseguono. Team vicini sul passo gara

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Mercedes - Foto Nord photo GmbH Bratic nph00250 /IPA Sport

Prove libere del giovedì con svolgimento e finale a sorpresa in Bahrain. La F1 apre ufficialmente i battenti e sulla pista di Sakhir è tempo di scendere in pista per il primo dei tre giorni di un weekend che si concluderà – come il prossimo – di sabato: ciò che emerge dai primi riscontri, è che la Mercedes è più avanti di quanto ci si potesse aspettare, mentre la Red Bull, se non si sta nascondendo a oltranza, non è più dominante come lo scorso anno. E la Ferrari? Sul giro secco c’è da limare qualcosina, nella gestione gomme le rosse non sono particolarmente gradite alla Rossa, e questo era già chiaro dai test, ma nel complesso la prova è solida e ogni discorso è da rimandare per forza di cose alle qualifiche, che ci daranno i primi verdetti, quelli incontrovertibili. Per il momento, c’è da fare i conti con i carichi di benzina, motori su o giù di giri, e tante altre dinamiche che potrebbero influenzare qualsiasi giudizio, ma se la Mercedes voleva dare un segnale, allora c’è riuscita.

Lewis Hamilton, all’ultimo anno con le Frecce d’Argento prima di passare in Ferrari, stampa in 1.30.374 il giro più veloce al pomeriggio, nella sessione di libere che si disputa un’ora prima rispetto alle qualifiche e allo stesso orario della gara, dunque estremamente indicativa, ben più del mattino, in cui infatti la maggior parte delle vetture gira con insistenza con gomma gialla e il miglior tempo va a Ricciardo. Al pomeriggio, però, quando in Bahrain è ormai sera, ecco la sorpresa: Hamilton e Russell trovano i due giri più veloci in simulazione qualifica e si candidano prepotentemente per la pole, con una macchina apparsa estremamente centrata e soprattutto con un fondo molto basso, oltre alla possibilità di ritrovarsi a essere l’anti-Red Bull. Già, perché in ogni caso il più costante sul passo gara, senza però dominare, sembra proprio Max Verstappen (ha ripetuto più volte l’1.36.9, tornando a essere martello negli ultimi giri della sessione), mentre la Ferrari, pur equilibrata e senza particolari criticità, non riesce a brillare più di tanto né sul giro, né in simulazione gara: discreta la prova sia di Sainz (quarto tempo per lui) che Leclerc (nono, con due errori nel primo settore in due diversi giri da qualifica) sotto entrambi gli aspetti, ma alla fine della fiera ciò che emerge è che il Cavallino, oggi, potrebbe essere considerato la terza forza in pista.

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