Formula 1

La F1 si sposta in Arabia Saudita: sul circuito cittadino anomalo la Ferrari si affida al motore

GP Arabia Saudita F1 - Foto Ferrari

Dopo l’esordio in Bahrain che ha sorriso alla Red Bull e al solito Max Verstappen, la Formula 1 si sposta (di poco) sul Mar Rosso e la Ferrari spera possa essere di buon auspicio. Tappa numero due del lunghissimo Mondiale 2023 quella in Arabia Saudita, sul circuito cittadino di Jeddah che è tale soltanto nella forma, ma non nella sostanza: sono infatti utilizzate quanto più possibile le strade esistenti e la velocità sarà tanta, tra rettilinei lunghi e curve in cui si va in pieno. Qui è la potenza del motore a fare la differenza, oltre all’utilizzo del DRS, ed è proprio alla sua power unit che la scuderia di Maranello fa appello per provare a riscattare l’inizio negativissimo di due settimane fa. Quella di Leclerc, dopo il ritiro, è l’osservata speciale (il motore è stato salvato, ma resta apprensione per l’affidabilità), e il monegasco con Sainz spera quantomeno di ripetere il doppio podio dello scorso anno, in cui trionfò Super Max, ma dopo una lotta infinita con il pilota coetaneo del Cavallino, risolta solo negli ultimi giri. Lo scorso anno la Ferrari arrivava in una posizione di forza rispetto al team austriaco, forte della vittoria nella prima gara (avrebbe vinto anche la terza prima di un lungo digiuno) e così secondo e terzo furono accolti con giubilo. Quest’anno, per motivi diversi, sembra essere di nuovo così.

A ogni modo, il Gran Premio dell’Arabia Saudita costituisce un’occasione di riscatto importante per la Ferrari e per la Mercedes, che però sembra ancora indietro, mentre Red Bull e Aston Martin potranno dimostrare di essere le migliori del pacchetto anche su una pista completamente diversa dal Bahrain. Sarebbe un segnale molto forte. Sviluppato in collaborazione tra Tilke GmbH & Co. KG e Formula 1 Motorsport, il circuito assomiglia a una forcina per capelli per la sua configurazione sottile e “a specchio”, e come detto nonostante sia un “cittadino”, è molto veloce ed è il motore a contare più di ogni altra cosa sui lunghi rettilinei e sulle curve veloci. 6.174 km la lunghezza del tracciato, il secondo più lungo del Mondiale, 50 i giri da percorrere. La Ferrari si affida alla potenza, ma guai a commettere errori su questa pista che si affaccia sulla laguna in una gara affascinante anche perché corsa in notturna, alle 18 italiane. Prima edizione nel 2021, vinse Hamilton in una gara pazza con autoscontro e schermaglie con Verstappen, fu la penultima prima del gran finale storico di Abu Dhabi, poi dallo scorso anno si è deciso di inserirla a inizio stagione. Chi vincerà quest’anno? Appuntamento nel weekend del 17-19 marzo.

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