Formula 1

Ecclestone: “Dicevano che dopo la morte di Senna la F1 sarebbe finita, invece è diventata più popolare”

Bernie Ecclestone
Bernie Ecclestone - Foto LiveMedia/Florent Gooden / Dppi/DPPI

Bernie Ecclestone ha parlato all’agenzia di stampa PA in occasione del 30° anniversario della scomparsa di Ayrton Senna: “Personalmente mi sembra che siano passati più di 30 anni. Quel weekend fu un disastro. Prima Roland si schiantò con la macchina, poi capitò anche Senna. Fu davvero sfortunato perché era in testa e ha perso il controllo della sua macchina alla curva del Tamburello. Max Mosley mi disse che secondo lui si trattava della fine della F1, ma io gli risposi che aveva torto“.

Ecclestone ha poi proseguito: “Non credo che sarebbe stato corretto fermare la corsa. Quando succedono, queste cose sono così veloci che non c’è molto tempo per pensare. Legalmente si sarebbe dovuto fermato il tutto, perché ora sappiamo che è morto sul circuito, ma in fin dei conti si è trattato di problemi commerciali – persone che avrebbero chiesto un rimborso – e l’altro lato della questione non è stato preso in considerazione“.

La F1 è diventata più popolare dopo la morte di Senna, ricevendo molta pubblicità: tante persone che non l’avevano mai guardata hanno cominciato ad interessarsi – ha aggiunto il 93enne, che infine ha parlato delle minori probabilità che un evento simile si verifichi di nuovo – Sono stati fatti enormi passi avanti in termini di sicurezza. Mi auguro che non vedremo mai più qualcosa del genere“.

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