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AD UN PASSO DAL TOUCHDOWN – Cowboys dominanti nel Thankgsiving Day. Disastro Dobbs a Minneapolis

Dak Prescott
Dak Prescott - Photo by All-Pro Reels (CC BY-SA 2.0)

L’undicesima giornata è stata un condensato di quanto possa essere avvincente questo sport. Siamo stati testimoni di incredibili rimonte (come quella dei Rams che a meno di 10 minuti dalla fine erano sotto di 9 punti, salvo vincere di 1) che nel caso dei Lions si è trasformata in epica (recuperati ai Bears 12 punti in 4 minuti). Abbiamo tenuto il fiato sospeso durante l’incontro tra Broncos e Vikings, sempre in bilico fino al TD di Sutton ad un soffio dalla sirena. Ma allo stesso tempo abbiamo anche assistito ad un po’ di sano football “old style”, giocato su campi fangosi (Arrowhead Stadium di Kansas City battuto da pioggia e vento) e con le difese a fare la voce grossa sugli attacchi, in barba alla tendenza della NFL degli ultimi anni.

Un Ringraziamento per il football

Nel thanksgiving day, giornata usualmente dedicata al tacchino ripieno ed al football, la tavola è stata apparecchiata con 3 succulenti scontri interdivisionali all’interno della NFC. Partiamo dalla sorpresa di giornata: Detroit Lions 22   – Green Bay Packers 29. Dopo esserci andati clamorosamente vicini la scorsa settimana, i Lions commettono un suicidio sportivo perdendo una partita ampiamente alla loro portata e scivolando al terzo posto in ottica playoff. Partenza ad handicap per Detroit che conclude il primo tempo sotto 23-6 e con 2 fumble consecutivi del proprio QB Goff. Nel secondo tempo i Packers si limitano all’ordinaria amministrazione lasciando che siano gli stessi Lions a sabotare il loro tentativo di rimonta; infatti la timida reazione della compagine di casa viene subito vanificata dalla terza palla persa di giornata di Goff (che conferma di non attraversare un periodo di grande forma). Seconda vittoria consecutiva per i Packers che mettono in vetrina un ottimo Love a segno per la seconda volta nella sua giovane carriera con 3 TD.

Più in linea con le aspettative l’esito del confronto tra Dallas Cowboys 45 – Washington Commanders 10. Dopo un primo tempo abbastanza equilibrato (al two-minute warning del secondo quarto le squadre erano sul 14-10), i texani prendono il largo segnando 4 TD ed un field goal e lasciando a secco i ragazzi della capitale; esito scontato per una difesa come quella dei Commanders, già incapace di fermare l’asfittico attacco dei Giants solo 4 giorni prima ed in chiaro rebuilding come dimostrano le cessioni illustri di fine ottobre. Benchè Prescott abbia segnato ben 4 TD (di cui 2 con big play da 31 e 34 yards) vogliamo soffermarci sulla prestazione di Bland, CB di Dallas che con il quinto intercetto riportato in endzone ha stabilito un nuovo record per la NFL. Il secondo anno da Fresno State è finora protagonista di una stagione da urlo: primo per intercetti (7, il secondo ne ha 3), per TD segnati a seguito di intercetti (5, il secondo ne ha 2) e per yards percorse dopo intercetto (209, il secondo ne ha 115); il tutto con ancora 6 gare da disputare e concrete possibilità di ritoccare il proprio record e di stabilirne di nuovi. Nella classifica generale di TD segnati su ricezione si piazzerebbe al quindicesimo posto al pari di gente del calibro del TE dei Chiefs Kelce e prima del WR dei Raiders Adams. Non male per un CB!

Ultima gara in calendario per questo giovedì di festa Seattle Seahawks 13 – San Francisco 49’s 31. Consueta partenza sparata dei 49’s che mettono 7 punti a referto a termine del primo possesso (diventano 52 i punti segnati con il primo drive) e non tolgono il piede dall’acceleratore fino al termine del primo tempo (concluso sul 24-3). Non fa più notizia il RB McCaffrey che produce 139 yards e 2 TD. Per Seattle, alla terza sconfitta nelle ultime 4 gare, l’unico TD è una pick six del CB Bryant.

Esperimento “Black Friday

L’NFL, alla continua ricerca di espansione del proprio mercato, ha deciso da quest’anno di inserire in calendario una gara anche durante il Black Friday, giorno solitamente rivolto all’inizio dello shopping natalizio e che negli ultimi anni sta prendendo sempre più piede anche nel nostro paese. Per inaugurare questa iniziativa è stato scelto New York Jets 13 – Miami Dolphins 34, probabilmente non il match più entusiasmante. Non c’è mai stata partita: sfida a senso unico nonostante l’enorme sforzo della difesa di casa (Tagovailoa limitato a 243 yards e costretto a lanciare 2 intercetti), capace di segnare per i Jets gli unici punti del primo tempo. Purtroppo non ha dato i frutti sperati nemmeno il cambio in cabina di regia (il QB Boyle ha sostituito l’impresentabile Wilson).

L’unico TD dell’attacco newyorkese è arrivato in pieno garbage time. Emblematico della confusione che regna nel reparto offensivo dei Jets quanto avvenuto allo scadere del primo tempo. Dopo aver intercettato per la seconda azione consecutiva il QB di Miami, con soli 2 secondi sul cronometro, anziché “inginocchiarsi” per andare al riposo con 4 punti di svantaggio (si era sul 10-6 per i Dolphins) Boyle ha tentato un Hail Mary pass, finito dritto nelle braccia della Safety di Miami Holland che lo ha riportato comodamente per 99 yards segnando il TD del 17-6. Ci piace pensare che sulla scia della tradizionale “Grazia Presidenziale” concessa a 2 tacchini dal Presidente degli Stati Uniti, anche i Jets si siano voluti adeguare graziando Tagovailoa dopo aver lanciato 2 intercetti consecutivi e regalando ai suoi Dolphins un ormai insperato TD.

Le partite domenicali

Sconfiggendo i rivali, gli Atlanta Falcons 24 – New Orleans Saints 15 si prendono la vetta della NFC South, division più debole dell’intera lega ma per questo molto combattuta. Migliore dei Falcons il RB matricola Robinson con 123 yards e 2 TD. Vittoria in trasferta per Cincinnati Bengals 10 – Pittsburgh Steelers 16 che mantiene ancora i gialloneri in zona playoff. L’attacco degli Steelers beneficia dell’allontanamento dell’offensive coordinator producendo oltre 400 yards, evento che non si verificava dalla seconda giornata del 2020.

Allungano la striscia di vittorie in trasferta Houston Texans 21 – Jacksonville Jaguars 24. Un palo colpito dal calcio del Kicker di casa Ammendola (tentativo ardito dalle 58 yards) non consente di continuare l’incontro all’overtime. Stroud non sorprende più e pur perdendo la contesa, con oltre 350 yards e 3 TD, si aggiudica il confronto diretto contro Lawrence. Vittoria di difesa per Indianapolis Colts 27 – Tampa Bay Buccaneers 20. 1 intercetto, 1 fumble provocato, 6 sack e 16 pressioni portate al QB avversario. Per l’attacco di casa da segnalare il RB Taylor che per la prima volta nel 2023 corre per oltre 90 yards con 2 TD a referto.

Nella Grande Mela New York Giants 10 – New England Patriots 7. Continua il viaggio agl’inferi per la franchigia di Belichick che avvicenda i QB manco fosse un qualunque allenatore di basket con l’unico risultato di distribuire equamente tra loro gli intercetti (in questa gara 2 Jones e 1 Zappe). Partita orrenda dominata dagli errori. Dobbiamo ringraziare il Kicker bostoniano Ryland che allo scadere sbaglia un facilissimo calcio dalle 33 yards evitandoci il protrarsi dell’agonia. In Tennessee Titans 17 – Carolina Panthers 10 Young perde un’altra sfida tra QB rookie. Meno di 200 yards lanciate, 0 TD, 1 fumble provocato e 4 sack subiti sono le dure statistiche dell’ennesima (siamo a 10) sconfitta di un esordio tra i pro molto più problematico di quanto si potesse immaginare.

Vittoria agevole per Stafford in Arizona Cardinals 14 – Los Angeles Rams 37, lancia per “sole” 229 yards siglando ben 4 TD. Prova mostruosa del RB Williams: 204 yards (di cui 143 su corsa), 2 TD ed una media di guadagno per corsa di quasi 9 yards. Continua inarrestabile la risalita dei Denver Broncos 29 – Cleveland Browns 12, alla quinta vittoria consecutiva. Aver inflitto 29 punti alla difesa più forte della NFL rende la misura dello stato di forma della squadra del Colorado.

Terminato l’effetto positivo dello scossone dirigenziale di Halloween i Las Vegas Raiders 17 – Kansas City Chiefs 31 incappano nella seconda sconfitta consecutiva.  Inizio molto lento dei Chiefs (sotto 14-0 e con Mahomes fermo a 12 yards lanciate in quasi 2 quarti) che poi si ricordano di essere i campioni in carica e travolgono i Raiders con un perentorio 31-3. Vittoria all’overtime per Philadelphia Eagles 37 – Buffalo Bills 34, con un TD su corsa del QB Hurts. Supplementare raggiunto con un field goal allo scadere dalle 59 yards e con condimento proibitive. Vincere soffrendo sembra il marchio di fabbrica di questi Eagles. Vincono e si confermano in testa all’AFC i Los Angeles Chargers 10 – Baltimore Ravens 20. Soliti imperativi in casa Ravens: correre (197 yards contro le 86 dei Chargers) e difendere (1 intercetto, 3 fumble provocati e 3 sack inflitti a Herbert).

Dobbs, dalla gloria all’inferno!

Monday night a punteggio basso e spettacolo zero quello tra Minnesota Vikings 10 – Chicago Bears 12. C’e poco da raccontare di una partita con un solo TD. Una gara costellata da errori marchiani, un vero e proprio campionario delle cose da non fare su un campo di football: intercetti, fumble, calci mancati, quarti down non convertiti. Ha semplicemente vinto chi ne ha commessi meno, in questo caso i Bears. E dire che i Vikings, dopo essersi macchiati di ogni sorta di nefandezza, si sono ritrovati in vantaggio e palla in mano ad una manciata di minuti dal termine. Ma Dobbs ostinatamente non ha accettato il gentile cadeau di Fields (2 palle perse consecutive nel 4° quarto) ed ha restituito immediatamente l’ovale a Chicago che ha potuto segnare il field goal delle vittoria. Tralasciando la sterile cronaca vorremmo soffermarci sull’incredibile involuzione subita dal QB di Casa Dobbs. Sembrano trascorsi anni, eppure solo 20 giorni fa ci ritrovavamo su questa pagina a tessere le lodi di un giocatore catapultato in un mondo per lui completamente nuovo che vinceva le partite affidandosi solo all’improvvisazione e all’estro. Probabilmente l’eccessiva sicurezza nei propri mezzi (o un’overdose di elogi) ci hanno riconsegnato il QB svogliato visto a fine avventura con i Cardinals. Saranno solo bucce di banana in un tortuoso percorso di crescita o, al contrario, le gemme viste nella sfida ai Falcons restano solo un’eccezione in una carriera mediocre? Ai posteri l’ardua sentenza.

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